The Italian Wine Master, questo il nome del progetto, fissa la prima data all’Hilton di Chicago per il 1 febbraio 2010 per spostarsi poi il 4 febbraio al Metropolitan Pavilion di New York City.
In queste due occasioni oltre 140 produttori, in rappresentanza delle quattro denominazioni garantite italiane, saranno al centro di degustazioni, presentazioni dei propri prodotti a un pubblico selezionato di operatori del settore ed alla stampa. Per meglio approfondire le caratteristiche delle singole denominazioni sono state inoltre organizzate nelle stesse date due degustazioni particolari: una dal titolo “Territorio, diversità e complessità di Brunello, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano” per spiegare i tre territori toscani base dei tre grandi rossi; l’altra, dal titolo “L’evoluzione del Prosecco”, servirà a far conoscere le caratteristiche delle bollicine italiane per eccellenza.
"Si tratta di un’occasione straordinaria e allo stesso tempo rara – dicono i responsabili dei Consorzi partner del progetto di Federdoc – nella quale non sarà la singola denominazione ad emergere, ma quello che potremmo definire il “Sistema Italia” del vino, che accomuna le quattro realtà partecipanti a questo grande evento e che è senz’altro da ritrovare nell’elevatissima qualità dei prodotti e nella cura e tutela delle produzioni".
Il mercato statunitense è per i vini italiani in generale e, in particolare, per le denominazioni toscane e per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, un punto di riferimento di primissimo piano ed insostituibile. Nei primi sette mesi dell'anno, secondo l’Italian Wine & Food Institute, c’è stato un incremento del 19,6% in quantità confermando l'interesse dei consumatori americani per il vino. Per quanto riguarda i vini in bottiglia l’Italia resta il paese di riferimento, segno evidente questo che il consumatore medio americano cerca comunque vino di qualità.
Informazioni sul progetto e sul programma sono disponibili sul sito www.theitalianewinemasters.com