MONTALCINO. Il 18 maggio si vota per rinnovare il consiglio di amministrazione e la presidenza del Consorzio del Brunello ed entro l'11 maggio (ieri) andavano presentate le candidature dei produttori che vogliono entrare a far parte del cda.
Da più parti si richiede un rinnovamento sostanziale, un cambiamento che riporti il Brunello al posto che secondo molti merita. Insomma, una glasnost che non riguarda la trasparenza del bicchiere, ma quella della gestione del Consorzio. E dovrà essere una rivoluzione, perché il Consorzio dovrà riprendersi credibilità, autorevolezza e, appunto, trasparenza.
I nomi non sono ancora noti, si sa che Jacopo Biondi Santi ha presentato la propria candidatura, ma la scelta del rampollo di Franco, considerato “l'inventore del Brunello”, ha creato non poche polemiche. Si sa che Vincenzo Abbruzzese dell’azienda Valdicava piace ad una “cordata”, composta tra gli altri da Giacomo Neri, Emilia Nardi, Giancarlo Pacenti, Patrizia Cencioni, disposti a tirare la corsa al candidato. Molto interessante, secondo gli addetti ai lavori, la candidatura cavaliere del lavoro Ezio Rivella, non più giovanissimo ma vigoroso e affezionato al Brunello, che potrebbe coinvolgere tutti i produttori per riportare in auge Montalcino. Peccato che abbia più volte annunciato che è necessario cambiare il disciplinare e che il Brunello non si può fare con solo Sangiovese… Tra i candidati vi sarebbero anche l’enologo di Castello Banfi Rudy Buratti, e quella dell’avvocato Bernardo Losappio, appoggiato da Casanova di Neri.
Dal sito del Consorzio nulla trapela, E quelli che hanno dichiarato di puntare molto sul web per il futuro del Consorzio è una mancanza non da poco.
Da più parti si richiede un rinnovamento sostanziale, un cambiamento che riporti il Brunello al posto che secondo molti merita. Insomma, una glasnost che non riguarda la trasparenza del bicchiere, ma quella della gestione del Consorzio. E dovrà essere una rivoluzione, perché il Consorzio dovrà riprendersi credibilità, autorevolezza e, appunto, trasparenza.
I nomi non sono ancora noti, si sa che Jacopo Biondi Santi ha presentato la propria candidatura, ma la scelta del rampollo di Franco, considerato “l'inventore del Brunello”, ha creato non poche polemiche. Si sa che Vincenzo Abbruzzese dell’azienda Valdicava piace ad una “cordata”, composta tra gli altri da Giacomo Neri, Emilia Nardi, Giancarlo Pacenti, Patrizia Cencioni, disposti a tirare la corsa al candidato. Molto interessante, secondo gli addetti ai lavori, la candidatura cavaliere del lavoro Ezio Rivella, non più giovanissimo ma vigoroso e affezionato al Brunello, che potrebbe coinvolgere tutti i produttori per riportare in auge Montalcino. Peccato che abbia più volte annunciato che è necessario cambiare il disciplinare e che il Brunello non si può fare con solo Sangiovese… Tra i candidati vi sarebbero anche l’enologo di Castello Banfi Rudy Buratti, e quella dell’avvocato Bernardo Losappio, appoggiato da Casanova di Neri.
Dal sito del Consorzio nulla trapela, E quelli che hanno dichiarato di puntare molto sul web per il futuro del Consorzio è una mancanza non da poco.