Domani, 11 ottobre, spazio alla tradizione Barbara ed Enrico accompagnati dallo chef Simone Targi dell'Osteria del Buon Governo
SIENA. Toscana-Milano molto più vicini, di più che con un treno ad alta velocità. Per una settimana la Toscana ha accorciato le distanze: siè raccontata, ha spalancato le porte, tirato fuori i “gioielli di famiglia” ed ha invitato a casa. E i padroni di casa hanno quell’allure che da secoli gli si riconosce: sono i Maestri del Buon Vivere toscano.
L’indirizzo da mettere in agenda è quello dei Chiostri dell’Umanitaria in via Daverio 7 a Milano, dove c’è ancora per un giorno, la Toscana FuoriEXPO, i giorni clou tutti!
Dal 6 all’11 ottobre infatti è stato un fuoco di fila di appuntamenti, ospiti, incontri, show cooking, esibizioni di grande arte pasticcera, degustazioni e attività. A cominciare dai tanti temporary atelier con i Maestri Artigiani live al lavoro.
La settimana Maestri del Buon Vivere Toscano dal 6 all’11 ottobre al Fuori Expo a Milano è stata promossa dalla Regione Toscana, in collaborazione con CNA Toscana, Confartigianato Imprese Toscana, Toscana Promozione e organizzata da Artex, Centro per l’Artigianato Artistico della Toscana.
Una Toscana per estimatori del bello come del buono che come spesso capita si incontrano proprio intorno ad una tavola, ideale, ma non solo. Già perché la scena principale in questa settimana all’Umanitaria è stata rappresentata da una tavola “speciale”, una grande tavola apparecchiata in resina bianca, non una tavola tradizionale ma un nuovo spazio “abitativo” vivo e dinamico che coinvolge i sensi, lo spazio, l’estetica della tavola e del piatto.
Ibridazioni e un po’ di fantasia anche col food: non solo alta tradizione infatti, come in Toscana ci si aspetta, ma anche uno street food un po’ sui generis, un ciclofood “a giro” nei Chiostri. Cucina creativa e social food per un rito affatto convenzionale messo in scena, nonché in tavola, da Cuisine Collectif, una squadra di giovani cuochi “professionali ma non professionisti”, vulcanici e gioiosi in arrivo da Firenze. Non è un wine bar ma un open bar su due ruote, un aperobikeoltre gli orari canonici dell’aperitivo. Piccola cucina mobile che ha servito a tutte le ore “la porchetta fighetta” a base di arista, erbe aromatiche toscane e un pan focaccia fatto a mano, rivisitazione in chiave toscana del kebab.
E domenica, 11 ottobre, come tradizione comanda a tavola c’è UnMondo di Pasta… pappardelle, pici, tortelli, malfatti. Esclusivamente pasta fresca del laboratorio artigiano di Barbara ed Enrico che arrivano da Siena accompagnati dallo chef Simone Targi dell’Osteria del Buon Governo di Siena.