SIENA. Sono studenti e impiegati, architetti e musicisti, ingegneri, elettricisti, operai ed apicoltori, professionalmente lontani dal mondo del vino, ma eno-appassionati e soprattutto giovani, e dalle idee molto chiare: si schierano sul fronte del no al neo-proibizionismo, e dicono sì all’educazione al gusto, perché per loro il mondo del vino è una cultura secolare, fatta di valori sani e legati ad un preciso “stile di vita”, e sono disposti ad imparare a conoscerlo, orientando le proprie scelte verso la qualità, per consumarlo consapevolmente ed amarlo senza abusarne.
E’ il popolo delle “Viniadi 2009”, l’edizione n. 3 del Campionato italiano per degustatori non professionisti, al quale tutti possono partecipare, promosso nell’ambito di “Vino e Giovani”, la campagna di educazione alimentare e comunicazione ad hoc per le nuove generazioni di Enoteca Italiana e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
L’appuntamento ai nastri di partenza per il round finale, è il 26 novembre a Montegrotto Terme (Padova) lungo la Strada del Vino Colli Euganei, in occasione della due giorni dedicata al progetto “Vino e Giovani” in Veneto (info: <www.vinoegiovani.it).
""Educare e non reprimere” è il motto di queste originali “olimpiadi” per novelli intenditori, in linea con la filosofia del progetto “Vino e Giovani”, il cui obbiettivo è quello di “sensibilizzare le nuove generazioni ad un rapporto più adeguato con il vino – sottolinea il presidente di Enoteca Italiana Claudio Galletti – all’insegna di un consumo consapevole e moderato di un prodotto naturale, antico quanto l’uomo, presente su tutto il territorio nazionale, simbolo di tradizione, storia, cultura, arte, eno-gastronomia, ambiente e paesaggi, valori indiscussi del made in Italy nel mondo”.
Attenti e curiosi, i giovani eno-appassionati sono in grado, per sensibilità e attraverso la formazione, di comprendere il senso di gesti, riti, atteggiamenti mentali e collettivi, legati alle percezioni sensoriali, organolettiche e visive del nettare di Bacco, in determinate circostanze di tempo e di luogo: ben lontani dal volersi scontrare con divieti e proibizioni, sono loro i destinatari privilegiati verso cui indirizzare un messaggio positivo di un consumo consapevole e moderato di una nobile bevanda come il vino, dietro la quale si cela la cultura dei prodotti dei territori, ma anche dei rapporti tra le persone e le diverse identità.
Dopo aver superato brillantemente le eliminatorie lungo tutto lo Stivale e oltre 800 sfidanti, 18 novelli intenditori sono pronti a sfidarsi all’ultimo calice per aggiudicarsi il titolo di “Campione italiano”, e veder premiate le proprie performance nelle diverse categorie (“junior”, “senior”, “hors d’age” e il premio speciale al più giovane partecipante).
La finalissima – in collaborazione con la Strada del Vino Colli Euganei – li vedrà alle prese con tre diverse prove, sotto l’occhio vigile di una giuria di esperti: una degustazione alla cieca di 3 vini di cui riconoscere i vitigni all’origine; una prova di cultura generale sul mondo del vino; una degustazione sempre alla cieca, ma di un solo vino di 4 diverse annate, da ordinare dalla più giovane alla più vecchia. E chi riuscirà a salire sul podio – il 27 novembre a Legnaro (Padova), nell'appuntamento organizzato in collaborazione con la Regione Veneto e l’Università degli Studi di Padova – oltre all’ambito titolo ed una ricca selezione di pregiate etichette, riceverà in premio un filare in usufrutto, personalizzato con dedica, per creare il proprio vino, e vere e proprie “Wine Experience”, vacanze-studio in fattoria per partecipare in prima persona a tutte le fasi di trasformazione dell’uva in vino, dalla vendemmia alla cantina, dall’imbottigliamento fino alla distribuzione e alla vendita, ospiti in alcune delle maggiori aziende di prestigio del Belpaese.