La rivista Wine Spectator promuove la Docg poliziana in attesa del tour del Consorzio negli Stati Uniti
MONTEPULCIANO. “A Noble Cause”. Si intitola così l’ampio articolo uscito sul numero di ottobre della rivista statunitense Wine Spectator (la “Bibbia” del vino come viene chiamata dagli addetti ai lavori) che parla del Vino Nobile di Montepulciano e del suo territorio. Nobile causa, quella del Nobile, perché l’articolo, oltre a spiegare alcune caratteristiche produttive della prestigiosa Docg, riporta delle attività che il Consorzio dei produttori di Vino Nobile ha messo in piedi per il territorio, a partire dal recupero della Fortezza, sede dell’Anteprima del Vino Nobile e presto anche dell’Enoteca e degli uffici consortili, ma anche edificio pubblico messo a disposizione per mostre ed eventi di più ampio respiro.
«A Montepulciano abbiamo il terroir e le ambizioni per fare un grande vino che si distingue per le proprie caratteristiche da tutti gli altri», dice ai lettori di Wine Spectator Federico Carletti, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. E proprio gli americani potranno degustare a breve il Vino Nobile dal momento che sono in programma alcune serate promosse proprio dalla rivista americana. La prima, in ordine di tempo, è prevista per il 24 ottobre, a New York. 18 Annual Feast è il titolo della serata di beneficienza alla quale parteciperanno oltre 30 grandi chef da tutto il mondo, star del cinema e volti noti del panorama televisivo.
Il Consorzio del Vino Nobile sarà l’unico partner vitivinicolo italiano. Serata simile si svolgerà a Chicago il 10 novembre. In questo caso l’occasione è promossa nell’ambito di Luxehome, una sorta di appuntamento che mette insieme alcune eccellenze. Il Consorzio sarà presente con i suoi vini alla serata di gala, un grande appuntamento che vedrà coinvolti oltre 30 Top Chef e personaggi famosi.
Un grande prologo insomma prima dell’ormai tradizionale appuntamento di gennaio con il Tour Usa dell’Anteprima del Vino Nobile che si svolgerà nel 2012. Un mercato, quello statunitense, che anche per la realtà dei produttori di Montepulciano ha visto incrementi importanti fino a rappresentare nel 2010 il 14% della quota export e i dati relativi al primo semestre 2011 sono ancora più confortanti rispetto all’anno passato. In tutto l’export del Nobile prodotto (in media circa 8 milioni di bottiglie all’anno) rappresenta il 59% mentre il restante 41% è destinato al mercato nazionale con in testa Toscana (circa il 60 per cento) e Nord Italia (il 17%), ma significativo è anche il dato della vendita diretta in azienda (11%). L’export del Nobile nel 2010 si è rivolto come al solito soprattutto verso mercati storici come la Germania (37 per cento) e la Svizzera (19%) seguiti dal Regno Unito (11 per cento). Si sono riconfermati in forte crescita anche i mercati asiatici (oltre l’8%) dove il Consorzio sarà presente a novembre (Cina e Giappone).