I bottini come risorsa turistica e di sviluppo economico
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SIENA. L’acquedotto sotterraneo senese è sicuramente uno dei maggiori esempi dell’ingegno dell’uomo per il reperimento della risorsa idrica, che evidenzia il genio creativo dei senesi nel risolvere il problema dell’assenza di bacini idrici di rifornimento intorno alla città nel medioevo. Molte realtà, piccole e grandi, del nostro paese hanno investito notevolmente nella promozione del proprio sottosuolo, attraverso un sistema di valorizzazione turistica che ha permesso di rendere fruibile, pur attraverso specifiche modalità di accesso, gli ambienti che si trovano al di sotto della città vissuta. Il patrimonio storico-architettonico che si nasconde sotto le lastre senesi deve vivere di una nuova linfa; si devono sviluppare dei progetti che permettano al turista di poter visitare qualche piccolo tratto, preservando però la struttura da eventuali usi impropri che ne compromettano la conservazione.
Queste strutture sono una risorsa per la città, un tesoro ancora da scoprire che, inserite all’interno di un piano programmatico sul turismo, potrebbero portare nuove risorse a Siena e soprattutto creare nuovi posti di lavoro nel settore dei beni culturali che permettano ai nostri giovani di poter investire le loro conoscenze accademiche sul loro territorio.
Consapevole che un’idea simile necessita di un periodo lungo di realizzazione, credo che un prima attuazione di questo progetto si possa sperimentare al “Museo dell’Acqua” presso le Fonti di Pescaia. Questa struttura, recentemente realizzata dal Comune di Siena, viene attualmente visitata attraverso una prenotazione da presentare allo stesso Comune e non è ancora inserita all’interno del sistema museale senese nonostante si tratti di un museo multimediale davvero interessante e per il quale sono state investite risorse importanti. All’interno dell’offerta turistica cittadina si potrebbe prevedere l’inserimento di un percorso dell’acqua alternativo che comprenda la visita alle principali fonti e si collochi in un contesto turistico che vada alla scoperta di scorci e luoghi poco conosciuti della nostra città.
Questi nuovi percorsi si dovrebbero sviluppare parallelamente a “soste tematiche del gusto” in cui i visitatori possano apprezzare i prodotti enogastronomici del nostro territorio, attraverso convenzioni con gli esercizi di ristorazione si potrebbe prospettare la possibilità di offrire degustazioni e menù tematici. Così si potrebbe rivitalizzare il nostro centro storico ed al tempo stesso attrarre nuovi flussi turistici a Siena, in modo da invogliare il visitatore a trattenersi a Siena per un periodo più lungo. Iniziative simili si potranno realizzare anche grazie alle idee innovative che Bruno Valentini mette in campo per il cambiamento di Siena.
Giacomo Zanibelli – candidato al consiglio comunale per il PD