Moschi, l'assessore aggredito: se ci saranno le scuse non denuncio
Intervista esclusiva di giorgio mancini
VOLTERRA – Dopo l’aggressione subita dall’assessore Paolo Moschi, da parte di un consigliere comunale, sentiamo la diretta versione dei fatti e gli sviluppi di questo increscioso episodio. Lontani dalla città dei Volsci, in un locale pubblico, a qualche chilometro dal centro, incontriamo Moschi. Il referto medico del pronto soccorso che ci mostra, testimonia una tumefazione al padiglione auricolare sinistro.
Chi è stato “a tirarla per le orecchie”?
“Il consigliere comunale Luigi Cocucci, di Progetto Originale. Avevo iniziato a fare marcia indietro con la mia macchina, al parcheggio di Vallebona, vicino all’anfiteatro romano, quando, appena inserita la marcia, è stata aperta la portiera sinistra della mia auto e Cocucci è entrato dentro e mi si avventato contro, prendendomi l’orecchio sinistro e torcendomelo con forza”.
Ma cosa le ha detto, questo “signore”?
“Stai attento, per te si mette male”
Quindi, a quanto dice, una vera aggressione fisica e verbale, una intimidazione. Lei cosa a fatto?
“Nonostante sotto choc, sorpreso e arrabbiato, ma anche dolorante, sono andato subito dai carabinieri in Piazza dei Priori a riferire l’aggressione e, subito dopo, al pronto soccorso per farmi vedere e medicare l’orecchio che mi faceva male. Da qui, il referto medico”.
Ha già sporto denuncia, cosa intende fare?
“Non ho ancora formalizzato la querela, ma ho già consultato un legale, stiamo valutando, ma se riceverò le scuse potrei anche non procedere. Ho ricevuto la solidarietà del sindaco, della Lista Civica, della Federazione delle Liste Civiche, di molte altre persone e soggetti politici che hanno stigmatizzato l’accaduto”.
Con le scuse sarebbe disposto, quindi, a dimenticare il “fattaccio”?
“Volterra è sempre stata una città tranquilla, non conosceva questi episodi. Questo fatto denuncia un clima di intolleranza di una parte politica che non riconosce chi governa il Comune. Sono fatti che, mi auspico, non debbano più ripetersi. Non sono un consigliere di opposizione come Luigi Cocucci, devo amministrare, queste sono solo beghe che non rendono sereni e tolgono tempo alla città. Spero che il confronto politico non avvenga su fatti personali, ma su temi che riguardino il bene di Volterra”.
Ma si sa, la città è piccola e la gente mormora. E nelle viuzze che raccontano di storie etrusche, si rincorrono anche voci di parcheggi, di aree da individuare e destinare a nuovi stalli. Le minacce e le aggressioni, specialmente in politica, non sono mai segnali di civismo e disinteresse.
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