SIENA. Da Stefano Scaramelli riceviamo e pubblichiamo.
“Pensano di intimorirmi perché sto difendendo i bisogni di salute dei cittadini di Siena? Da Firenze l’assessore pensa di impedirmi di difendere la città dall’ingerenza della politica fiorentina? Aver spezzato il sistema di potere, aver denunciato che a Siena c’era un sistema con le mani lunghe nella sanità, che in passato ha gestito potere fine a sé stesso, a chi dà fastidio?
Aver convocato un incontro pubblico a Siena in maniera trasparente e legittima, a chi fa paura? Chi trema davanti alla mia libertà di dire ciò che penso quando tutelo le esigenze dei cittadini e i bisogni di salute delle persone, prima ancora degli interessi personali dei notabili di turno?
La paura sta forse in qualcuno che teme che emerga il merito a dispetto delle clientele.
Qual è quel potere trasversale che unisce un’interrogazione di Forza Italia ancora non depositata a una risposta così repentina dell’Assessore? Quando invece per rispondere ad interrogazioni depositate dalle opposizioni, in alcuni casi, ci sono voluti più di 12 mesi?
Marchetti? Marchetti chi? Colui che in passato ha diffamato l’operato dei lavoratori della sanità pubblica con la mistificazione di presunte morti in ospedale. Da marchetti sarebbe interessante sapere chi è la fonte di queste sue illazioni. Lo dica, faccia nome e cognome. Chi è il mandante di questo attacco personale e politico?
L’assessore ha forse paura della propria poltrona? Io no. A chi fa paura l’incontro del 22 a Siena?
Dire che facevo volantinaggio alle Scotte è falso. Ero all’ospedale, ho incontrato tre amici, questo è vero. Posso prendere un caffè al bar dell’ospedale con chi voglio o devo chiedere permesso all’assessore? Sono e sarò sempre una persona libera. Libera di difendere i bisogni del territorio, di chi lavora nella sanità pubblica e soprattutto dei cittadini”.