Appuntamento davanti alla sede di Banca Etruria alle 16,30
AREZZO. L’associazione Vittime del Salva-Banche dice “stop alle proposte di soluzioni “di sistema”, “adottate misure straordinarie alla stregua di quelle che sono state prese per azzerare i nostri risparmi”. Oggi, lunedì 28 dicembre, presidio di fronte la sede generale di Banca Etruria ad Arezzo,
a partire dalle 8:30 del mattino.
L’associazione Vittime del Salva-Banche, nel rispondere al Sig. Nicastro, chiede lo stop alle proposte di soluzioni “di sistema”, chiedendo invece l’adozione di misure straordinarie alla stregua di quelle che sono state adottate per azzerare i loro risparmi.
In questa vicenda ignominiosa ed infame troviamo molto appropriato il comunicato del Sig. Nicastro. Quale migliore occasione, per regalare ulteriore serenità e gioia ai risparmiatori traditi ed azzerati, come quella della vigilia di Natale?
Sono nate 4 “nuove banche” con vocazione territoriale, pertinenti a zone geografiche che hanno appena distrutto. Si propongono come istituzioni credibili e su cui porre fiducia, dopo aver appena dissanguato migliaia di clienti e risparmiatori. A detta del sig. Nicastro queste vittime andrebbero buttate in un cestino e nulla dovrebbero avere a che fare con le nuove realtà.
Nascono banche senza futuro, che saranno svuotate, a cui soltanto un paese come l’Italia può consentirne l’operatività.
Sta partendo forse la più grande forma di giustizia popolare del nostro Paese, una giustizia fatta dal basso, da chi è stato tradito: contribuiremo con tutte le nostre forze a minare la già precaria stabilità di queste quattro nuove banche e del sistema bancario italiano. E, a differenza vostra, lo faremo nel pieno rispetto della legalità, semplicemente informando in maniera adeguata tutti i cittadini riguardo ai rischi che stanno correndo lasciando i loro risparmi nelle banche italiane.
Non ci spaventano le sue dichiarazioni sulla presunta inattaccabilità delle good banks; saranno i giudici a stabilirlo, vi inonderemo di cause, a tutti i membri dei nuovi e vecchi Cda, ai commissari di Bankitalia e a tutti gli organi apicali coinvolti.
Da domani i presidi si spostano nelle vostre sedi, pacificamente le visiteremo una ad una, per poi tornare a palazzo Koch. Fino al raggiungimento del nostro obiettivo, senza sosta.
Dal 1 gennaio sarete azzerati.
Non ci interessa lo scaricabarile, non ci interessa chi sia titolato a darci titoli in cambio, non ci interessa l’arbitrato ed il fondo di solidarietà del governo. Vogliamo quello che ci spetta, i risparmi che ci avete rubato.
Come siete riusciti ad azzerarci tutti con operazioni straordinarie, altrettanto dovreste fare per consentirci un adeguato ristoro.
E si ricordi che esiste il comune senso di giustizia, non il bieco rispetto di leggi “ad hoc” per i vostri interessi.
E’ una questione di opportunità, Sig. Nicastro. Di civiltà.
Associazione Vittime del Salva-Banche