AREZZO. L’Associazione Vittime del Salva-Banche sarà tra le fila della manifestazione nazionale “C’è chi dice No” del 27 novembre a Roma. I motivi di questa adesione sono molteplici, e non occorre entrare nel merito della riforma costituzionale che sarà oggetto di voto referendario il 4 dicembre, dato che i più illustri costituzionalisti italiani ne hanno già messo in luce l’incoerenza e le contraddizioni, aggravate dalla propaganda di basso livello fatta dagli esponenti di questa maggioranza, che hanno affrontato il dibattito e il confronto con argomenti e tematiche non appropriate e comunque, non all’altezza delle perplessità che sono state sollevate, su un argomento così importante come la riforma costituzionale.
Ma se potessimo dare un contributo ad una scelta ragionata e consapevole vorremmo porre l’attenzione su come sia stata gestita la nostra vicenda da questo Governo, che con presunzione ed arroganza, nonostante avesse fatto un grossolano errore con un decreto scellerato, mai si è messo in discussione o confrontato con le vittime di questo vergognoso azzeramento; ciò dimostra quanto questo Governo che con questa modifica alla Costituzione cerca ancor più autorevolezza, dimostra che manca l’effettiva capacità di vedere e sentire la realtà del Paese. Dove povertà, disoccupazione, disuguaglianza, diritti lesi e corruzione gridano vendetta.
La presa di posizione dell’Associazione Vittime del Salva-Banche è dettata dalla convinzione che nessuna riforma costituzionale possa essere effettuata con una maggioranza semplice, ma bensì da Governo e opposizione come sancisce la Costituzione italiana e che quindi, sia previsto il coinvolgimento, nella scrittura della riforma costituzionale, di personalità e professionalità di altissimo livello e super partes.
Associazione Vittime del Salva-Banche.