Al Forex in corso a Bergamo sono presenti anche Profumo e Viola
SIENA. E’ in corso a Bergamo il 19* congresso Assiom-Forex, che riunisce i banchieri di tutta Italia. Profumo e Viola sono presenti in rappresentanza di Mps. E a margine del congresso hanno rilasciato qualche dichiarazione.
Sul Piano industriale di Mps,”la Commissione Ue potrebbe richiedere interventi rafforzativi”, ha detto Fabrizio Viola, Ad di Mps, e ad una domanda sul prestito di Bankitalia ha risposto: ”Si è trattato di una normale operazione di rifinanziamento, come tante altre”. Il prestito di 2 miliardi di euro è stato già restituito dalla banca.
Il presidente Profumo, auspicando l’ingressos di un socio finanziario, e non industriale, ha affermato: “siamo assolutamente convinti che questa banca può benissimo stare in piedi in modo autonomo e indipendente”. La Banca d’Italia potrebbe comminare delle sanzioni per la vicenda Monte Paschi e il quel caso “pagheranno i colpevoli”, ha dichiarato il presidente ai giornalisti. “Penso che arriveranno sanzioni ma quella è una cosa che valuterà la Banca d’Italia. Pagheranno i sanzionati, le persone che hanno fatto queste cose che non vanno fatte”.
Luigi Abete, presidente di BNL, ha spiegato che la sua banca è concentrata sulla propria attività d’impresa e che, pertanto “non esiste un interesse di Bnl verso il Monte dei Paschi di Siena”.
Il Monte dei Paschi di Siena riceverà gli aiuti di stato (“A brevissimo”, come ha affermato Profumo nell’occasione) per ricapitalizzarsi e su questo ha ottenuto il via libera da Bruxelles condizionato alla presentazione di un piano di ristrutturazione. Il piano industriale, presentato all’inizio dell’estate 2012, prevedeva aiuti di stato per complessivi 3,4 miliardi (emissione di Monti-bond), la richiesta di Siena è poi salita 3,9 miliardi a causa delle perdite sui prodotti strutturati con il conseguente slittamento, dal 2015 al 2016, del rimborso.
Sul tema è intervenuto anche il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: ”Il sostegno fornito al Monte dei Paschi di Siena non è il salvataggio di una banca crisi’. Visco ricorda che l’intervento di ricapitalizzazione della banca ”è stato deciso la scorsa estate per consentire a Mps di adempiere alle raccomandazione dell’Autorità bancaria europea di costituire un buffer eccezionale e temporaneo, ben oltre i requisiti minimi regolamentari”. Naturalmente l’impatto delle perdite sul patrimonio netto di Mps determinato dalla corretta contabilizzazione dei prodotti strutturati ”determinerà un rilevante effetto negativo sul patrimonio netto di fine 2012”, ha ricordato il governatore, confermando quanto già dichiarato ieri da Draghi, che richiedeva più poteri alla vigilanza: “L’autorità di vigilanza deve poter valutare l’idoneità” del top management delle banche, “deve poter intervenire efficacemente nei casi in cui, sulla base di fondate evidenze, ritenga necessario opporsi alla nomina di esponenti aziendali o rimuoverli dall’incarico”.
“Nella sua azione di supervisione la Banca d’Italia ha da tempo intensificato il confronto con gli esponenti aziendali, richiamandoli alle loro responsabilità – ha detto il governatore Visco -. Abbiamo imposto regole volte ad assicurare la funzionalita’ e l’adeguata composizione dei consigli, nonche’ la trasparenza nei processi di nomina. ‘Tuttavia – osserva – i requisiti di onorabilità e professionalità sono fissati con normative rigide; la decadenza puo’ essere dichiarata solo per difetto di criteri tassativamente elencati; quando l’intermediario non è in situazione di crisi, la Banca d’Italia può chiedere agli azionisti di rinnovare il vertice aziendale, ma non può incidere sulle loro decisioni, né direttamente rimuovere un amministratore”.
“Le gravi vicende che hanno interessato nelle ultime settimane il Monte dei Paschi di Siena non cambiano le nostre valutazioni sulle condizioni complessive del sistema bancario italiano – ha affermato il governatore -. All’origine delle difficoltà del gruppo Mps vi sono un’ambiziosa operazione di acquisizione effettuata alla vigilia dello scoppio della crisi, sulle cui modalità sono in corso approfondimenti importanti e doverosi e una gestione dei rischi finanziari non adeguata, le cui conseguenze sono state aggravate dalla crisi del debito sovrano”