L'istituto sta lavorando alla creazione di una piattaforma per la gestione dei crediti inesigibili
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SIENA. L’ad di Mps Fabrizio Viola, presentando i conti del trimestre agli analisti finanziari, ha dichiarato:“Sui target del piano industriale siamo in linea con quanto preannunciato, ma la cosa importante è confermare il nostro pieno impegno a portare avanti nuove o altre iniziative sulle sofferenze che non erano incluse e aumentare la cessione delle piccole posizioni in sofferenza, al di là dei target del piano industriale”. “La cosa più importante è che intendiamo confermare l’impegno per gestire questo gruppo secondo due direttrici: avere una performance positiva del core business nonostante lo scenario complessivo non sia dei migliori”. E dopo gli utili nel trimestre “vogliamo mantenere se non migliorare questo risultato”. La seconda direttrice, ha spiegato, è che l’istituto intende “accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, e questo ci consentirà di ridurre le rettifiche”. Tra gennaio e marzo “la riduzione dei crediti deteriorati è stata migliore dei trimestri precedenti”, “siamo molto impegnati” e “siamo in attesa di sfruttare le nuove opportunità rappresentate dai gacs e dal fondo Atlante”.
Per Viola “è troppo presto per dire qualcosa” circa le opportunità per Mps dal fondo Atlante. “Non sappiamo esattamente quali saranno le opportunità che arriveranno dalla creazione di questo fondo – ha spiegato -. Dobbiamo aspettare qualche mese per capire cosa ne sarà, e quali opportunità potranno arrivare dal fondo Atlante”. “L’obiettivo è chiudere il 2016 con gli npl in calo” Inoltre afferma di non potersi sbilanciare su quando sarà “la vera svolta sui crediti deteriorati lordi: dipende da tutta una serie di fattori anche esogeni – spiega -. Il nostro obiettivo – aggiunge però – è chiudere il 2016 con un portafoglio di crediti deteriorati lordi inferiore al livello registrato a fine 2015”. “Questo è un risultato che dovremo raggiungere attraverso la cessione delle sofferenze prevista a piano, oltre a quello che riusciremo a fare in più nel corso del 2016”. Mps sta lavorando alla creazione di una piattaforma per la gestione dei suoi non performing loans, a conferma delle indiscrezioni di stampa che hanno anche segnalato un mandato a Mediobanca come advisor. “Vogliamo gestire questa piattaforma in parallelo” rispetto ai piani di cessione degli Npl, ha spiegato comunque Viola, “facendo ricorso sia a gacs e sia al fondo Atlante. Dobbiamo considerare anche quello che potrà essere l’impatto di questi due”. “L’accordo per la piattaforma è separato rispetto alla cessione dei crediti deteriorati – ha chiarito l’A.d -. Per la piattaforma l’obiettivo è raggiungere un accordo con un fornitore di servizi per gestire il recupero dei crediti deteriorati che rimangono sui conti della banca. La piattaforma non è concepita per deconsolidare gli npl”.