L'ad del Monte dei Paschi lo afferma in un'intervista a Repubblica
SIENA. In un’intervista concessa a Repubblica, l’amministratore delegato del Monte dei Paschi, Fabrizio Viola, afferma: “In questi giorni si fanno tanti nomi, ma a oggi non c’è un’opzione sul tavolo: aspettiamo che questa si concretizzi. Da un punto di vista prettamente industriale, l’ipotesi con Ubi presenta aspetti positivi basati soprattutto sulla pressoché totale assenza di sovrapposizioni geografiche. Quanto al cosiddetto triangolo, non posso non notare che fusioni multiple hanno pochissimi esempi (credo l’unica in Europa sia Bankia) e hanno un’alta complessità organizzativa. Quindi le guardo con una certa prudenza”.
Commentando l’andamento del titolo, osserva che la Borsa perde perché “si erano generate aspettative eccessive sulla bad bank”, ma “dal preconsuntivo si conferma che la banca è solida, sia dal punto di vista patrimoniale”, che “della liquidità, che a dicembre era a 24 miliardi, ai massimi da 4 anni e tale da consentirci di assorbire gli effetti negativi della recente volatilità sui mercati”. Anche se lo stock è calato, “ovviamente – sottolinea – sulle sofferenze dobbiamo lavorare: ieri abbiamo parlato molto di come rafforzare l’obiettivo di ridurle di 5,5 miliardi, previsto dal piano strategico”. Sulla garanzia statale sulle cartolarizzazioni, l’ad sottolinea che, in attesa di maggiori informazioni, “di positivo c’è che il governo ha portato a casa qualcosa, e che si toglie incertezza al mercato: della bad bank se ne parlava da un anno e questo a mio avviso ha un po’ rallentato le cessioni di sofferenze”.