Il candidato sindaco di Sinistra per Siena segnala le incongruenze nella zona
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2018/04/ALESSANDROVIGNI.jpg)
SIENA. Da Alessandro Vigni, candidato sindaco di Sinistra per Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Ma dove sono le opere di urbanizzazione in Via Vivaldi? E perché i parcheggi in struttura sono vuoti?
Nel contesto della difficile situazione del traffico in via Vivaldi, dove la presenza di varie strutture pubbliche attira un numero di auto insopportabile per i residenti, il sindaco Valentini ha adottato due iniziative del tutto FALLIMENTARI.
Intanto ha consentito alla ditta che ha costruito un edificio di non pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione, in cambio della realizzazione di lavori per sistemare la viabilità. Chi li ha visti mai? Chi è andato a controllare che la ditta abbia rispettato l’impegno? Nessuno.
E’ stata realizzata una bretella di collegamento fra via Vivaldi e la strada che porta al palazzetto dello sport, che avrebbe consentito di diluire un po’ il traffico ma non è utilizzabile perché è chiusa da un nastro bianco e rosso e c’è il divieto di accesso. Quanti soldi è costata? E’ stata realizzata o progettata male?
Poi c’è la questione del parcheggio coperto inserito nel palazzo, la cui edificazione – se si ricorda bene – provocò una grave frana nella zona. Il proprietario ha venduto o affittato alcuni garage, ma la gran parte dei posti macchina è vuota. Se lo può permettere una zona come quella di Porta Pispini, perennemente assediata da auto malamente parcheggiate e a rischio multe? Il consigliere Campanini ha tante volte inutilmente sollecitato il Sindaco e l’assessore al traffico a prendere contatti con il proprietario e pazientemente concordare insieme alla Siena Parcheggi una soluzione che consenta di approfittare di questi posti auto. E’ complicato? Si preferisce fare le multe a chi è costretto a parcheggiare in divieto di sosta.
Se il Valentini non è stato capace di fare una cosa del genere, perché dovrebbe fare di nuovo il sindaco?“.