Il candidato di Sinistra per Siena e Potere al Popolo riferisce sulla vittoria dell'appalto per la gestione del Museo Civico da parte della società
SIENA. Opera Laboratori Fiorentini (una costola di Civita – grande organizzazione nazionale specializzata nella gestione delle strutture culturali) ha vinto l’appalto per la gestione del Museo Civico praticando un ribasso del 27% sulla base d’asta, cioè una riduzione fuori da ogni logica di concorrenza leale. Ma sapete come hanno dichiarato di poter praticare questi prezzi così bassi? Mettendo per iscritto che i loro dipendenti non si ammalano mai e non hanno bisogno di tutela sindacale. E il Comune, accettando questa giustificazione, ha ammesso che non ha nessun interesse a tutelare i diritti dei lavoratori – come è stato più volte denunciato in Consiglio Comunale per altri appalti.
Invece a Venezia, nello scorso dicembre l’offerta presentata da Opera Laboratori Fiorentini per la gestione dei Servizi museali, con un ribasso d’asta del 23,9%, era stata esclusa perché «anormalmente bassa rispetto all’entità delle prestazioni richieste dal bando di gara». Evidentemente a Siena si va meno per il sottile, oppure c’è un occhio di riguardo per qualcuno.
La concessione del Santa Maria della Scala ad Opera Laboratori Fiorentini per ben 10 anni prevede, oltre alla biglietteria e sorveglianza, la gestione dell’Ostello per i pellegrini della Francigena, del tour operator installato nello stesso complesso, della Biblioteca Briganti e, soprattutto l’organizzazione delle mostre, cioè la sostanza della politica culturale. E’ grazie a questa forma di concessione che il Comune rinuncia ad esercitare la sua funzione programmatrice e si accontenta delle briciole degli incassi.
Ma oltre all’impoverimento dell’offerta culturale (le mostre di Opera girano per tutta Italia e sono sempre le stesse), al depauperamento del nostro patrimonio, chi ci rimette sono soprattutto i dipendenti della cooperativa, sempre sotto ricatto lavorativo (“se non ti va bene, prendo un altro”), costretti a turni massacranti ed a lavorare in condizioni talvolta inaccettabili, come un’intera giornata sotto il sole o la pioggia sul Facciatone del Duomo, e dieci ore di lavoro continuativo.
La logica di Opera Laboratori Fiorentini, con l’avallo della Chiesa e del Comune, è quella di sfruttare al massimo dal punto di vista commerciale una città che le è stata consegnata senza riguardi.
Anche l’ultima novità sulla bigliettazione è finalizzata ad incrementare al massimo gli incassi: solo per entrare in Duomo si può fare un biglietto singolo; per tutto il resto bisogna pagare un biglietto cumulativo (anche se non si è interessati agli altri musei): di 13 Euro l’”Opa si pass” per tutti i musei collegati come Museo dell’Opera, Battistero, Cripta e museo di S.Bernardino, e di 18 Euro per l’”Opa si pass acropoli” comprendente anche il Santa Maria. Certamente così si incassa di più e si fa contento anche il sindaco Valentini, che vede gonfiare artificiosamente il numero degli ingressi al Santa Maria, anche se i visitatori non ci sono andati.
E per confermare un’avidità che potrebbe anche portare all’inferno, è stata infine modificata la bigliettazione per i bambini. Adesso pagano anche loro: quelli da 7 a 11 anni biglietto ridotto; per quelli con più di 11 anni il biglietto intero.
Alessandro Vigni
candidato sindaco di Sinistra per Siena
e Potere al Popolo