La candidata sindaco dichiara come saranno

Le recenti prese di posizione del Presidente MPS Alessandro Profumo confermano tutte le preoccupazioni che avevamo espresso al momento della sua nomina: è in atto non solo un’azione per ridurre la presenza della Fondazione nella compagine della banca, ma sono già avviate le manovre per portare decisamente il Monte dei Paschi in mano al capitale privato.
Ciò rende fondamentale che la nuova dirigenza della Fondazione sia fatta da persone qualificate e decise a difendere fino in fondo i diritti della città, sia per salvaguardare il residuo patrimonio della fondazione stessa, sia per affermare nel modo più esteso possibile il peso nella gestione della banca.
I criteri a cui mi atterrò una volta eletta Sindaco sono i seguenti:
Non intendo esercitare in via esclusiva e personale il potere di nomina affidato dallo Statuto della Fondazione e del Comune alla persona del Sindaco;
Sebbene lo statuto attuale come anche la bozza in discussione non contenga che poche cause di incompatibilità che riguardino soggetti che abbiano cariche pubbliche, non intendo nominare persone che abbiano avuto negli ultimi cinque anni incarichi di Sindaco, assessore o dirigente nei comuni della provincia, nella Provincia stessa e nella Regione Toscana, nonché incarichi apicali nei partiti politici. Considero infatti che la commistione perversa fra politica e gestione della Fondazione e, peggio ancora, della banca, sia all’origine dei problemi di entrambe le istituzioni.
I nuovi membri della Deputazione Generale saranno rappresentativi degli organi elettivi e della società civile, nel rispetto di quel legame profondo che nel corso della storia è stato costruito tra la comunità senese e la banca Monte dei Paschi.
Mi impegno a rendere pubblico l’elenco dei candidati ed a presentarlo direttamente al Consiglio Comunale che esprimerà il proprio parere attraverso un metodo di votazione che garantisca la rappresentanza anche delle minoranze. Ciò eviterà di ricorrere ancora ad accordi segreti, papelli o inciuci come quelli che si sono avuti nel recente passato, e consentirà di rispettare alla luce del sole il diritto di ogni formazione presente in consiglio comunale di far valere il suo peso, in relazione al numero dei propri consiglieri.
La nomina, che con le norme vigenti deve essere fatta obbligatoriamente dal Sindaco, verrà da me effettuata rispettando rigorosamente l’esito della votazione del Consiglio Comunale, con la sola avvertenza che andrà comunque rispettato il principio che almeno un terzo dei nominati dovrà essere costituito da rappresentanti di un sesso diverso dai restanti due terzi e quindi in questo senso potranno – se necessario – essere modificati i risultati della votazione.
Questa procedura risolve anche la questione oggi aperta di una maggiore presenza nella deputazione generale della cosiddetta “società civile”, che il processo di revisione dello statuto attuale non sembra in grado di risolvere in modo soddisfacente.
In ogni caso mi impegno a vincolare le nomine ad una mandato preciso per un successivo cambiamento dello statuto secondo gli indirizzi che sono stati indicati nel documento dei Circoli Città Domani, Peppino Impastato e Viro Avanzati, presentato alla cittadinanza lo scorso novembre 2012.
Laura Vigni – candidata sindaco di Sinistra per Siena
(foto Corrado De Serio)