SIENA. Da Alessandro Vigni, candidato sindaco di Sinistra per Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Come se non bastasse la sofferenza delle famiglie che sono in graduatoria da lungo tempo per l’assegnazione di un’abitazione popolare, c’è anche la beffa di un’amministrazione che non sa gestire il proprio patrimonio.
E’ mai possibile che a Siena, su più di mille abitazioni del patrimonio pubblico (Comune e Siena Casa) ci siano più di trenta appartamenti vuoti? Il motivo è che, lasciati liberi per varie ragioni dai precedenti assegnatari, non vengono riassegnati perché sarebbero in condizioni di inabitabilità.
E se il Comune, invece di utilizzare i fondi regionali disponibili per costruire nuove abitazioni in Viale Bracci (che se va bene ci vorranno tre anni ad averli pronti) utilizzasse quei soldi per risanare gli appartamenti che ne hanno bisogno? Si eviterebbe di consumare suolo verde, si risanerebbero edifici in qualche caso anche di pregio, si spenderebbe molto di meno e soprattutto si farebbe in fretta.
Certo, qualche impresa edile più grossa sarebbe scontenta, ma forse sarebbero contente diverse imprese edili, ed idraulici, ed elettricisti più piccoli.
E poi, diciamone un’altra, non si potrebbe fare come a Milano, che agli assegnatari disponibili si propone di realizzare a loro spese i lavori, riscattandone l’importo con il canone d’affitto?
I soliti burocrati diranno che non si può fare, ma gli amministratori del Comune sono eletti per decidere loro le cose da fare, non per subire i diktat di qualche solerte funzionario”.