"Siena C'è ha commesso un errore madornale"
La contesa politica per l’elezione del prossimo consiglio comunale si è arricchita in questi giorni di una nuovo protagonista: Francesco Tucci. Già nel precedente mandato aveva fatto sentire la sua voce critica ed ora, non trovando più nel centro destra un interlocutore credibile, ha deciso di correre in proprio proponendosi forse come elemento di aggregazione di un po’ di forze che ancora non sanno a che santo votarsi.
L’uscita pubblica della sua lista Siena c’è, anche con i manifesti sui muri, è avvenuta però commettendo un madornale errore che siamo certi verrà corretto al più presto. Come simbolo della lista è stato scelto l’emblema della balzana, con piccolissime variante grafiche, evidentemente ritenendo di poter, con questo artifizio, captare la condiscendenza di una parte di elettorato che ha a cuore la storia ed i simboli tradizionali della città.
Purtroppo questo stemma non è nella disponibilità di chiunque voglia appropriarsene. Infatti nello statuto del Comune di Siena, all’articolo 2 si legge: Il Comune di Siena ha come stemma “La Balzana”, troncato d’argento e di nero, riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 21 novembre 1934.
E’ quindi del tutto evidente che nessuno, per interessi o finalità di parte, può ricorrere all’uso di un simbolo che appartiene all’intera comunità, senza commettere, oltre che un reato perseguibile ai sensi di legge, anche una grossolana mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione Comune e della sensibilità dei cittadini senesi.
Ci attendiamo non solo l’immediata modifica del simbolo adottato dalla lista Siena c’è, ma anche una qualche forma di scuse dovute alla città intera.
Alessandro Vigni – Circolo Città Domani
