Auspica "un partito unito ed al centro della vita politica cittadina"
SIENA. Da Simone Vigni, consigliere comunale del PD, riceviamo e pubblichiamo.
“Simone Vigni, attuale consigliere comunale PD, componente dell’Assemblea Nazionale del Partito eletto per la mozione congressuale di Matteo Renzi, ex segretario di Circolo e dirigente politico che in passato ha ricoperto anche il ruolo di responsabile organizzativo dell’Unione comunale di Siena, ribadisce il motivo per cui ha deciso di candidarsi a segretario comunale.
“Oggi serve rilanciare con determinazione un ruolo del PD nel capoluogo – afferma Vigni – per recuperare la sua funzione di forza elettorale trainante, avviando un percorso che rimetta al centro dell’opinione pubblica la sua iniziativa con proposte concrete. Ciò che mi ha spinto a candidarmi è la convinzione di poter interpretare un progetto politico che parte dal basso, come mi hanno chiesto i numerosi iscritti al PD cittadino che hanno sottoscritto la mia candidatura e che ringrazio”.
“Per questo motivo intendo rappresentare le istanze di una collettività che richiede un partito nuovamente al centro della proposta politica cittadina. Il primo impegno sarà raggiungere il superamento delle divisioni che logorano la comunità di iscritti e simpatizzanti e che ne determinano la disaffezione. Le divisioni passano più dagli interessi particolari di pochi che dalla testa e dal cuore di molti”.
“Vista la difficile situazione del centrosinistra nel nostro paese e a Siena dobbiamo mettere in campo tutte le energie e le idee per recuperare il valore concreto e lungimirante della coalizione che ha saputo nel tempo fare sintesi e produrre buona amministrazione, riprendendo un dialogo e un confronto che sono venuti a mancare. Allo stesso tempo dovremo coinvolgere, nella costruzione di un programma condiviso di governo futuro della città, la cittadinanza attiva, attraendo quelle energie civiche sane e propositive con le quali siamo disponibili a confrontarci per dare protagonismo al prezioso capitale sociale fatto non solo di forze politiche ma anche civiche ed associazionistiche”.
“L’attuale Amministrazione ha avviato il suo percorso dopo un commissariamento in una fase storica e politica molto diversa dall’attuale, garantendo oggettivamente stabilità nella gestione ordinaria e producendo risultati importanti soprattutto in termini di risanamento grazie anche al Gruppo consiliare del PD e alla Maggioranza che l’hanno sostenuta con impegno e senso di responsabilità.
Tuttavia il rilancio dell’azione amministrativa necessita della costruzione di un progetto di governo vero che contenga una visione di sviluppo economico e sociale più definita anche e soprattutto per il cambiamento dei contesti. Un progetto complessivo che ponga al centro priorità strategiche per la ripresa e la crescita della nostra collettività quali: l’implementazione e sostegno dei settori dell’economia locale, l’aumento delle prospettive occupazionali, l’attrazione di investitori e risorse economiche esogene, lo stimolo a ricercare una maggiore sinergia fra sistema della formazione, soprattutto universitaria, e il tessuto produttivo”.
Il cantiere per lo sviluppo di una nuova prospettiva della Siena del futuro dovrà essere accompagnato dall’individuazione di figure che possano interpretare al meglio questa esigenza di crescita, questo è lo scatto di riqualificazione di cui la città ha bisogno, adeguato a questa stagione di rilancio che contempli la possibilità di attingere anche da risorse che stanno al di fuori degli schieramenti politici”.
“Siamo convinti che è possibile riappropriarci del destino comune: il congresso sarà un’occasione vera di confronto – conclude Vigni – per la costruzione di un partito che possa meglio incarnare i bisogni collettivi e meno le decisioni di gruppi o singole personalità”. Il confronto e la dialettica congressuale però non possono travalicare il senso dell’appartenenza comune alla stessa comunità politica e alla richiesta di unità che viene dal basso. Per questo motivo, senza mettere in discussione le differenti posizioni, sensibilità e la soggettività di ciascun candidato alla Segreteria dell’UC di Siena, ritengo utile che sin dalle prossime ore possa svilupparsi un confronto tra tutti candidati teso a creare le condizioni affinché, aldilà del risultato di ciascuno, si creino le premesse per garantire al futuro Segretario le migliori condizioni di governabilità del partito”.