SIENA. In questo inizio di 2010 "il miglioramento della congiuntura reale prosegue a ritmi ridotti e ha difficoltà a consolidarsi", ha deto Antonio Vigni, direttore generale del Monte dei Paschi di Siena, nel corso di un'audizione al Senato, sulla base delle "informazioni provenienti dalla rete del Gruppo, forte di oltre 3mila sportelli".
"L'aumento di produzione, ordini e fatturato industriali è contenuto e riguarda soprattutto imprese strutturate e con prodotti di qualità, sebbene vada diffondendosi. Emerge così un nucleo vincente di imprese, che hanno puntato, in un recente passato e con sguardo lungimirante, su innovazione e internazionalizzazione, solide per organizzazione e dotazione patrimoniale, competitive e dinamiche".
Il dg della Montepaschi ha anche affermato che "Le regole di Basilea3 potrebbero portare a "sensibili cambiamenti sul modo di operare delle banche, con effetti non trascurabili sul patrimonio, e rendendo di conseguenza più arduo il loro compito di sostegno all'economia". Per Vigni "l'introduzione della nuova normativa sul patrimonio rappresenta un'occasione per creare un effetto "terreno di competizione omogeneo" con regole uguali per tutti gli intermediari a livello internazionale". Tuttavia "il nuovo quadro normativo dovrà tenere conto dei diversi modelli di business, prevedendo requisiti patrimoniali più stringenti per gli operatori con attività più rischiose e andando, viceversa, incontro alle banche quali quelle italiane, con attività tradizionali a supporto dello sviluppo del territorio e delle sue imprese".
Il direttore generale di Mps ha sottolineato come "requisiti più aspri per tutti" condizionerebbero "in maniera negativa l'attività delle banche"", mentre l'evoluzione normativa in termini di patrimonio deve essere "un'ulteriore leva anche a beneficio delle imprese che, a loro volta, devono fare la loro parte in un percorso di crescita e di innovazione, nell'ambito di un rapporto di fiducia e di collaborazione con il sistema bancario".
"L'aumento di produzione, ordini e fatturato industriali è contenuto e riguarda soprattutto imprese strutturate e con prodotti di qualità, sebbene vada diffondendosi. Emerge così un nucleo vincente di imprese, che hanno puntato, in un recente passato e con sguardo lungimirante, su innovazione e internazionalizzazione, solide per organizzazione e dotazione patrimoniale, competitive e dinamiche".
Il dg della Montepaschi ha anche affermato che "Le regole di Basilea3 potrebbero portare a "sensibili cambiamenti sul modo di operare delle banche, con effetti non trascurabili sul patrimonio, e rendendo di conseguenza più arduo il loro compito di sostegno all'economia". Per Vigni "l'introduzione della nuova normativa sul patrimonio rappresenta un'occasione per creare un effetto "terreno di competizione omogeneo" con regole uguali per tutti gli intermediari a livello internazionale". Tuttavia "il nuovo quadro normativo dovrà tenere conto dei diversi modelli di business, prevedendo requisiti patrimoniali più stringenti per gli operatori con attività più rischiose e andando, viceversa, incontro alle banche quali quelle italiane, con attività tradizionali a supporto dello sviluppo del territorio e delle sue imprese".
Il direttore generale di Mps ha sottolineato come "requisiti più aspri per tutti" condizionerebbero "in maniera negativa l'attività delle banche"", mentre l'evoluzione normativa in termini di patrimonio deve essere "un'ulteriore leva anche a beneficio delle imprese che, a loro volta, devono fare la loro parte in un percorso di crescita e di innovazione, nell'ambito di un rapporto di fiducia e di collaborazione con il sistema bancario".