La lista Sinistra per Siena analizza una situazione preoccupante: "il Comune non potrà trascurare gli investimenti nelle politiche sociali"
SIENA. L’ultimo rapporto ISTAT sulla povertà registra in Italia 8 milioni di poveri “relativi” e 3 milioni e mezzo di poveri “assoluti”.
Il Dossier Caritas 2011 sulle povertà in Toscana riporta “c’è una crescita impetuosa nel numero delle richieste esplicite fatte dalle persone: in totale erano 30.000 circa nel 2008, oltre 43.000 nel 2009 ed arrivano a 49.550 nel 2010. Il numero delle richieste di beni e servizi materiali era pressappoco 8.000 nel 2008, nel 2009 è stato di quasi 9.900 e giunge a oltre 12.600 nel 2010. Le richieste legate al lavoro erano circa 4.300 nel 2008, quasi 8.400 nel 2009 e toccano quota 11.120 nel 2010: in pratica sono quasi triplicate in soli tre anni”.
Oggi, la povertà non è soltanto una condizione che riguarda le fasce sociali tradizionalmente più deboli e marginali, ma interessa anche, pesantemente, pezzi consistenti di ceti medi. Le prime si ritrovano, oggi sicuramente più di ieri, imprigionate in una situazione di disagio che proviene dalle loro famiglie di appartenenza, aggravata dalla scarsità di risorse per la sopravvivenza e dalla mancanza di prospettive. I secondi sono stati sorpresi da un processo di mobilità sociale discendente che è tanto più drammatico in quanto non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese e del nostro territorio.
Anche Siena vede una parte della sua popolazione sempre più in difficoltà, sia per la progressiva perdita di posti di lavoro che per la drastica riduzione dei contributi erogati dal Comune a sostegno dei servizi per disabili e anziani, dopo che la Fondazione Monte dei Paschi ha tagliato le erogazioni.
E’ di questi giorni la notizia che anche il Centro per disabili gravi di Santa Petronilla subirà un taglio delle attività.
Il rischio reale è che non solo aumenteranno i poveri “per mancanza di mezzi economici”, ma che molti soggetti, che apparentemente versano in condizioni di normalità o “benessere”, rimangano isolati e vittime dell’esclusione sociale, soprattutto in mancanza di reti familiari, di formazione o ancora per problemi nell’inserimento lavorativo e sociale.
Lottare contro l’esclusione significa allora, innanzitutto, rimettere in discussione le regole del gioco nella vita quotidiana, nel lavoro, nell’abitare, nel tempo libero. Bisogna insomma accertarsi che la spirale della povertà e dell’esclusione non venga mai imboccata attivando un sistema di protezione sociale attiva che sappia cogliere le nuove necessità assumendo il concetto di complessità della struttura sociale.
Il Comune che uscirà dalle prossime elezioni avrà di fronte gravi problemi finanziari, e dovrà attentamente selezionare le spese, ma non si dovranno trascurare gli investimenti nelle politiche sociali, perché saranno queste che consentiranno di tenere unito il tessuto sociale.
La dignità umana richiede che tutti gli attori, pubblici e non, collaborino al fine di perseguire la giustizia sociale per la totalità degli esseri umani.
Compito dell’Amministrazione Comunale sarà anche quello di creare le condizioni affinché tutte le organizzazioni sociali del territorio possano mettere in sinergia le proprie risorse a tutti i livelli. Grazie al continuo monitoraggio della situazione attraverso la creazione di un “dossier povertà”, si potrà conoscere continuamente l’evoluzione del problema, mentre il volontariato, l’associazionismo, le Contrade e ogni altro organismo di aggregazione potranno svolgere un ruolo decisivo per far sì che la solidarietà diventi un fattore di tenuta della nostra città e motore per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
Laura Vigni, candidata Sindaco
Serena Cesarini Sforza, lista Sinistra per Siena
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