E il commissario non parla del conto consuntivo del Comune
SIENA. L’iniziativa assunta da una parte del PD senese per chiedere di anticipare le elezioni amministrative nasce evidentemente come un tentativo di forzare la mano nella speranza di tornare prima possibile al governo della città, ma dimostra l’assoluto dispregio verso le leggi dello Stato che si pensa di poter piegare alle proprie esigenze con pressioni personali in alto loco.
Se l’idea era quella di poterle accorpare con le regionali siciliane, già fissate al 28 di ottobre, non vi sarebbero più i tempi materiali visto che la legge stabilisce: “La data per lo svolgimento delle elezioni è fissata dal Ministro dell’Interno non oltre il cinquantacinquesimo giorno precedente quello della votazione” (cioè doveva essere stabilita il 3 settembre, ormai passato). D’altra parte viola anche le norme interne al PD relativamente allo svolgimento delle primarie, che dovrebbero tenersi 4 mesi prima delle elezioni. Quindi mentre Ceccuzzi afferma di voler fare le primarie, di fatto cerca di sottrarsi come aveva già fatto nelle precedenti consultazioni.
All’interno del PD si sono già levate voci contrarie, sia a livello locale con il vicepresidente della Provincia Pinciani, che a livello nazionale con Fioroni, aprendo un ulteriore fronte di divisione interna fra le stesse correnti che hanno determinato la crisi al Comune di Siena. Quasi tutti i partiti senesi (ad eccezione dell’UDC) si sono espressi in maniera contraria e quindi l’anticipazione si presenterebbe come un atto imposto dal PD e non condiviso democraticamente.
Ma qual è la ragione vera per cui Ceccuzzi ed i suoi vorrebbero anticipare le elezioni, visto che il Commissario Laudanna per adesso si limita a dare attuazione a decisioni assunte dalla precedente giunta, fra cui la chiusura del Santa Maria della Scala e l’aumento delle addizionali IRPEF? Purtroppo non c’entra niente l’esigenza di ripristinare organismi democratici – che sarebbe assolutamente condivisibile – ma piuttosto di continuare a confondere le acque, sottraendosi comunque all’assunzione di responsabilità e cercare di rimanere in sella facendo continuare a credere agli elettori che tutta la crisi senese dipenda da quella nazionale e internazionale e da 6 “traditori”. Ma molti nodi vengono al pettine ed altri ne verranno: da cui l’esigenza di fare in fretta.
Nella frenesia di trovare appoggi a questa iniziativa Ceccuzzi si è ancora rivolto a Matteo Renzi, che ha ben volentieri approfittato del palco della festa democratica per lanciare la sua candidatura alle primarie del PD, che però è stata stroncata subito da un’altra personalità che sembra pesare molto sulla politica senese, cioè Massimo D’Alema. Presto Ceccuzzi si troverà a dover scegliere se sostenere Bersani o Renzi, e la scelta non sarà priva di conseguenze!
Ma rifuggendo da queste squallide sceneggiate della peggior politica, vorrei segnalare che intanto a Siena si organizzano forze sane, veramente interessate a difendere le ricchezze della città ed a costruire iniziative nuove per uscire dalle difficoltà con fantasia e coraggio, e in questi mesi stanno lavorando, studiando i problemi, avanzando proposte (ignorate come al solito dalla carta stampata cittadina). Sono iniziative che vengono dal basso, che parlano un nuovo linguaggio, che aspirano davvero a ripulire la politica senese da quel groviglio di interessi personali che l’ha inquinata.
Quanto alla gestione del Commissario, non si può ovviamente esprimere un giudizio politico, ma certamente dal punto di vista anche tecnico è assolutamente criticabile e oltretutto poco trasparente, perché ancora non si sa nulla dell’approvazione del Conto consuntivo 2011 e del bilancio preventivo 2012. Sicuramente però continuerà nella politica dei tagli, salvo che per se stesso. Vorremmo infatti chiedergli: chi sostiene le spese del suo soggiorno a Siena, forse il Comune? Quanto costa al mese la camera all’Hotel NH alla Lizza (ex Jolly)? Non sarebbe stato altrettanto decoroso e meno costoso affittare un appartamento o un albergo più economico? E poi nel palazzo della Prefettura non c’è un dignitoso alloggio dove possa essere ospitato per qualche mese il Commissario?
Laura Vigni – Sinistra per Siena . Circolo Città Domani