Divieto di nuove costruzioni in aree rurali e riuso e riqualificazione nei centri storici
E’ un provvedimento quanto mai necessario, soprattutto per evitare che tanti Comuni, pur di incassare gli oneri di urbanizzazione, continuino ad autorizzare nuove costruzioni in ambienti naturali di grande pregio, con il risultato non solo di snaturare il paesaggio toscano che costituisce un patrimonio unico, ma anche esponendo il territorio a forti rischi idrogeologici, come i recenti drammatici episodi stanno confermando.
Anche nell’ambito del Comune di Siena, dalle ultime amministrazioni sono state compiute scelte del genere, con l’adozione di un Piano Strutturale e di un Regolamento Urbanistico che hanno permesso l’edificazione di molti nuovi palazzi – soprattutto nella zona di Viale Sardegna -, senza che vi fosse una reale necessità di nuove abitazioni. Il risultato è una serie di costruzioni caotiche ed esagerate, che hanno comportato un eccessivo consumo di suolo agricolo e lo snaturamento di aree di grande valore ambientale (oltreché un impatto pesante sul traffico di una zona già difficile come quella della Stazione).
Del resto anche l’autorizzazione concessa alle Pie Disposizioni per la realizzazione di villette accanto a Palazzo Diavoli, testimonia quanto disinteresse ci sia stato negli anni, sia da parte del Comune che della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, per la tutela proprio di questi ultimi.
Fra le altre anticipazioni sul testo del provvedimento (che ancora non è stato pubblicato sul sito della Regione Toscana) si parla di nuovi poteri da attribuire alla Regione rispetto al controllo sulle iniziative dei Comuni, per verificarne la compatibilità con questi nuovi principi di tutela dell’ambiente.
Per quanto negli ultimi tempi il centralismo regionale sia stato decisamente eccessivo – in tema di turismo, trasporti, rifiuti, servizi idrici non ha dato certo prova di efficienza nella gestione dei servizi–, in questo settore potrebbero essere utili momenti di confronto, non troppo burocratici, fra centro e periferia, ma anche a livello intercomunale, per garantire il rispetto di nuove forme di tutela.
Per la nostra città sarà soprattutto necessario mettere a punto una programmazione sul riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, sia per una maggiore diffusione di fonti energetiche rinnovabili, sia per l’adozione di efficaci misure antisimiche, ecc.
Chiedo al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica che il Consiglio Comunale e la Commissione Assetto del Territorio siano quanto prima informati sul nuovo provvedimento regionale, per poter avviare un confronto che porti anche alle necessarie modifiche degli attuali strumenti urbanistici ed all’affermazione di nuovi principi di rispetto dell’ambiente, che tanti invocano a parole ma poi tradiscono nei fatti.
Laura Vigni, consigliere comunale Sinistra per Siena, RC, SsM
(foto Mirco Mugnai)