Questa volta il problema erano i fondi per Siena Cec 2019
SIENA. Nell’ultimo Consiglio Comunale si è consumata l’ennesima lite all’interno del gruppo PD che ha avuto un esito simile al dibattito sul Santa Maria della Scala: cioè il documento è stato completamente cambiato e approvato con ampio consenso trasversale.
Si discuteva una mozione presentata da Rita Petti e Carolina Persi fin dal 10 ottobre scorso, che aveva lo scopo di impegnare una percentuale dei futuri bilanci del Comune nelle spese culturali finalizzate a sostenere la candidatura a Capitale Europea della Cultura. Così, prima ancora di cominciare a discutere il bilancio di previsione 2014, le due consigliere del PD intendevano impegnare su questa voce una bella cifra, pari al 25% del bilancio di 3 anni dal 2014 al 2016.
Io ed altri consiglieri abbiamo contestato che, mentre si dovrà limare al massimo il bilancio di previsione 2014 per non far pesare troppo sui cittadini i tagli e la crisi finanziaria del Comune, il PD voleva comunque mettere un punto fermo sulle spese a favore della candidatura. Per fare un piacere a chi? Ma la Capitale europea non doveva portare risorse?
Dopo un’animata discussione è stato concordato un testo esattamente opposto, in cui non si impegna alcuna cifra prima dell’approvazione del bilancio 2014, ma si chiede al sindaco di presentare un piano finanziario triennale per le spese necessaria alla candidatura compatibile con la situazione finanziaria del Comune.
Anche Rita Petti e Carolina Persi hanno sostenuto e votato questo documento, perché evidentemente si sono trovate isolate e in difficoltà con il resto del gruppo PD e dell’altra forza di maggioranza “Siena Cambia”.
Ma quale significato hanno queste continue prove di forza dentro i partiti della maggioranza? se c’è in atto – come sembra – un attacco verso il sindaco Valentini, bisogna che l’interessato decida una buona volta come intende andare avanti. A forza di fare bracci di ferro qualcuno si rompe!
Laura Vigni, capogruppo Sinistra per Siena, RC, SsM