"Insistiamo a chiedere una decisione politica"
Così Bruno Valentini ha illustrato l’andamento delle trattative al tavolo del Centrosinistra durante una conferenza stampa di ieri pomeriggio (6 gennaio). Le richieste fatte da Valentini e dal comitato Siena Cambia al tavolo della coalizione riguardano soprattutto la sua partecipazione con le 1500 firme raccolte ma anche una proroga dei tempi andando a votare il 27 gennaio anziché il 20.
«Noi chiediamo, ed abbiamo chiesto alcune cose al tavolo della coalizione, ma le nostre richieste non sono state accettate. Per questo siamo stati praticamente espulsi dalle primarie di coalizione secondo quanto hanno deciso i dirigenti cittadini del Pd, avallati purtroppo dalla compiacenza di Sel. Ma noi continuiamo a chiedere una decisione politica, non un regalo, non una concessione ma un atto di responsabilità che è il riconoscimento delle firme di 1500 cittadini che hanno deciso di sostenere la mia candidatura, che in queste ore sono ulteriormente cresciute arrivando a 1700-1800 senesi».
Le richieste avanzate dal comitato Siena Cambia al tavolo sono state quattro, prima di tutto si è chiesto di ricostruire la coalizione, compresi i Riformisti-PSI, trovando almeno quattro candidati per le primarie ed i Riformisti sarebbero stati pronti a portare un loro candidato se ci fossimo stati tutti. Per fare questo però c’è bisogno di avere più tempo, si chiede una settimana in più di campagna elettorale, per permettere di partecipare nel modo migliore sia a Valentini che ai Riformisti. Quindi primarie il 27 gennaio eventualmente anche senza il secondo turno se non si vuole andare troppo a ridosso delle elezioni per il Parlamento, anche Valentini giudica comunque un errore questa eccessiva anticipazione delle primarie rispetto alla data delle amministrative, che è lontana nel tempo.
Chiesto poi che i cittadini possano registrarsi per il voto il giorno stesso delle elezioni primarie e nello stesso locale del voto. Infine Valentini ha chiesto di validare le 1500 firme.
«Il regolamento è già stato derogato più volte e quindi è possibile farlo ancora per aprire la porta ad una richiesta di partecipazione che non va delusa. Siamo un partito non il tribunale del popolo, dobbiamo e possiamo trovare accordi che siano trasparenti puliti e condivisi tra tutti. Vogliamo solo lavorare assieme perché il centrosinistra ed il Pd hanno bisogno che io sia della partita perché i nostri voti altrimenti sarebbero voti in libera uscita, vogliamo esserci per non regalare la città alla destra».