SIENA. Apprendo dalla stampa che alcuni dei membri della Deputazione Generale della Fondazione MPS, designati dal Comune di Siena, dopo aver rifiutato di partecipare alla Commissione Consiliare Garanzia e Controllo, hanno rifiutato anche di partecipare ad un incontro da me richiesto per avere un confronto sulla situazione della Fondazione MPS. La motivazione addotta è che lo Statuto della Fondazione MPS garantisce piena autonomia ai membri della D.G. che “non rappresentano gli Enti dai quali sono stati designati e non rispondono ad essi del loro operato” ed inoltre che c’è un rischio di ingerenza politica. Comprendo e rispetto ogni precauzione rispetto ai profili di indipendenza che devono essere garantiti a coloro che sono stati nominati o designati per amministrare enti, istituzioni o società, ma il rifiuto persino di un generico incontro non lascia adito ad alcun dubbio: ci si vuole sottrarre al confronto, sostituendo una legittima autonomia con una perniciosa autoreferenzialità. In parole povere, preferiscono rappresentare se stessi piuttosto che gli interessi della comunità che li ha espressi. E ciò è ancor più grave in una fase cruciale per la nostra città, per la salvaguardia del patrimonio della Fondazione MPS, per la gestione delle partecipazioni della stessa Fondazione a cominciare da quella strategica in Banca MPS per la quale la Fondazione ha come obiettivo statutario il mantenimento a Siena della sede e della Direzione Generale della Banca MPS. Voglio anche evidenziare che i Deputati Generali – che hanno preferito rivolgersi alla stampa piuttosto che incontrare il sindaco che li ha designati in nome di tutta la città – hanno partecipato all’Avviso pubblico per la presentazione delle candidature per la designazione di competenza comunale nella D.G. in Fondazione MPS accettando alcune regole fra le quali l’impegno alla coerenza della loro attività con gli indirizzi definiti dall’Amministrazione Comunale, pena la possibile richiesta di revoca. In buona sostanza, questi sono giorni nei quali si sta decidendo qual è il destino di Banca MPS che, nonostante i grandi sforzi e gli altrettanto grandi risultati ottenuti sulla strada del risanamento e del ritorno all’utile, vive un momento difficile a causa della speculazione sui corsi azionari e del fatto che a suo tempo il Governo italiano e le Autorità Monetarie non ottennero dall’Europa la stessa rete di salvataggio che ha messo in sicurezza tante banche tedesche, inglesi e spagnole. Vorremmo essere sicuri che Fondazione MPS condivida con la nostra comunità i medesimi obiettivi e che faccia il massimo sforzo per perseguirli, così come del resto è scritto in modo inequivocabile nello Statuto della Fondazione. Dal canto nostro coinvolgeremo ogni soggetto ed ogni istituzione, in Toscana ed in Italia, che possa aiutarci a salvaguardare il legame storico e il radicamento economico fra Siena e la più importante azienda del suo territorio e della Toscana, pur consapevoli della complessità dei passaggi operativi ed economici che ci attendono.