
SIENA. Una vecchia tattica comunicativa consiste nel coprire la mancanza dell’attuazione di una promessa con una promessa ancora più grossa, in una escalation senza fine dove però, se i media e la stampa non fanno il loro mestiere, si rinvia all’infinito ogni verifica di realtà. Lo scorso maggio, l’allora candidato sindaco annunciò che in caso di vittoria, aveva già in tasca la collaborazione di un super-manager olandese, Maarten de Jong, come coordinatore dell’ufficio affari esteri della nuova Amministrazione. Un giornale locale addirittura titolò come “De Mossi cala l’asso olandese”. Ad oggi, zero novità, zero investimenti attratti, se non la passiva presa d’atto di rischi monopolistici in settori strategici dell’economia cittadina. Come dice il vecchio adagio: “se non hai un’idea concreta, fai un convegno!” Ed ecco il convegno odierno sugli investimenti da attrarre. Del resto è lo stesso sulle mostre. “Faremo un evento internazionale, comunicato per tempo!”, fu la promessa, scritta a caratteri di fuoco anche nel programma elettorale. Il 2018 è passato. All’orizzonte del 2019, niente. Ma si potrebbe obiettare: e tutti gli eventi avvenuti od in corso? Come, ad esempio: Nella vecchia fattoria, Calici di Stelle, L’incontro internazionale dei tour operator dei Siti Unesco, Il Mercato nel Campo, Le Passeggiate d’autore, Il Trekking Urbano, La Francigena, Le Strade Bianche, L’Ultra Marathon terre di Siena, Siena Sport Week End, Il Festival Siena Città Aperta, la Marcia Siena-Acquapendente, Siena and Wine, Le Rassegne Teatrali, Rinno’vati Rinnova’ti, la Notte dei Ricercatori, Roarr sul riciclo, Siena International Photo Award, Il Passaggio delle Mille Miglia, La Pista del Ghiaccio, ecc. Qual è la caratteristica che li unisce? Semplice: c’erano già. Ad essere onesti, fra le mirabolanti innovazioni non posso dimenticare il trenino e lo spostamento del villaggio di Babbo Natale da Palazzo Patrizi alla Fortezza. Nonchè la promessa dello spostamento del Luna Park dalla Fortezza, operazione su cui nutro dubbi e sulla quale ammetto di aver cambiato idea negli ultimi anni perchè nonostante tutto rimane un appuntamento importante ed un ritrovo sicuro per migliaia di bambini, ragazzi e per le loro famiglie, che merita un’alternativa adeguata. Concludendo, al momento solo promesse e parole. Dietro la fascia (tricolore), niente!
Bruno Valentini – consigliere comunale PD