L'unico candidato ufficiale alle primarie del Pd rompe gli indugi e lancia l'ultimatum ai vertici locali del partito
SIENA. Siena sta assistendo con sconcerto al vorticoso alternarsi di candidati sindaco proposti o attribuiti al PD, tutti legittimi ed alcuni di alto profilo ma col limite di essere partoriti o sottoposti al veto del gruppo ristretto del vertice del Pd cittadino, senza l’ampia condivisione che invece imporrebbe la difficoltà di vincere la sfida delle prossime elezioni ed affrontare efficacemente l’emergenza sociale. E’ sbagliato il modo con cui ci si rivolge ai cittadini, privandoli del diritto a pronunciarsi preventivamente.
Lo sconclusionato prolungamento per tre notti di seguito dell’assemblea comunale del PD è l’ennesima riprova della necessità di operare un profondo ricambio nella classe dirigente di questa città, per mettersi alle spalle questa brutta stagione. Un rinnovato Partito Democratico deve essere il perno da cui ripartire, facendo ammenda degli errori ed aprendosi a tutte le forze del centrosinistra e della società senese per costruire un nuovo ordine nel quale gli interessi della comunità vengono prima di quelli personali, dei partiti o di gruppi ristretti.
Con molta pazienza, confortati da molte voci, stiamo provando a chiedere al PD di rispettare la propria natura e le proprie regole. Noi vorremmo unire, mentre invece il vertice del PD rischia di dividere partito, coalizione e città. Avendoci trascinato ad una sola settimana dalla possibile ultima data non c’è davvero più tempo e questa sera attendiamo dall’assemblea del PD comunale la fissazione delle primarie, libere ed aperte, insieme ad altri candidati uomini e donne, uniti da un reciproco patto di assoluto rispetto e lealtà nonché di impegno per il successo del centrosinistra. Se ciò non accadrà, ci rivolgeremo agli organismi regionali e nazionali, ma soprattutto si dovrà prendere atto della indisponibilità del gruppo dirigente del Pd senese ad essere coerente col resto del PD in Italia, determinando una grave frattura che impatterebbe anche sulla possibile costruzione di un vasto arco di forze riformiste ed innovatrici, imponendo anche a noi una immediata riflessione su un progetto alternativo.
Bruno Valentini – Siena Cambia