Il sindaco ribadisce che il vincolo del 4% non è un tabù
SIENA. (ma. b.) Nel lungo dibattito sul testo d’indirizzo per la Fondazione, nel Consiglio Straordinario di oggi, sono state più volte sottolineate le contraddizioni del sindaco e della lista Siena Cambia: difensori del limite del 4% durante la campagna elettorale (e anche dopo), e poi molto più deboli nelle votazioni in merito in Consiglio. Chiediamo al Sindaco Bruno Valentini come risponde a queste accuse.
Diversi consiglieri di minoranza hanno oggi ricordato le sue dichiarazioni a favore del vincolo del 4%. Come giustifica il fatto che poi, in Consiglio, non ha votato a favore dell'”atto urgente” sul vincolo?
“Ho rilasciato un’intervista importante al ‘Sole 24 Ore’ nella quale dicevo che il 4% non è un tabù. Tenete conto che dalla campagna elettorale ad ora ci sono alcuni elementi nuovi e importantissimi: l’istruttoria da parte della Comunità Europea, che è molto più dura di quanto non ci aspettassimo, e che potrebbe anche generare indicazioni molto pesanti per la Banca, quindi abbiamo il dovere di tutelare la Banca cercando di aiutare il management a trovare soluzioni che ci consentano di uscire positivamente dalla valutazione di “aiuti di Stato” che oggi va in istruttoria. Il Fondo Monetario Internazionale, il Ministero dell’Economia e Banca d’Italia hanno inoltre detto cose molto pesanti. Dunque noi non possiamo restare fermi alla campagna elettorale, dobbiamo anche capire cosa succede. Io chiedo che il governo italiano ci aiuti ad avere un dilazionamento dei tempi: se questo ci sarà potremmo trovare soluzioni giuridiche – anche innovative – a livello di statuto della Banca, che consentano alla Fondazione un ruolo attivo nel trovare nuovi soci. Non possiamo rimanere fermi alle dichiarazioni di tre mesi fa, nemmeno allora c’era una difesa a spada tratta del 4 % perché tutti conoscono il fatto che noi dobbiamo rendere contendibile la Banca.