"Siena adesso ha bisogno di un sindaco che le restituisca credibilità in Italia ed all'estero" scrive il candidato alle primarie Pd
SIENA. «In questi giorni molti senesi mi hanno voluto incontrare per chiedermi di raccogliere la loro speranza. Siena è stata tradita da coloro a cui aveva affidato il proprio governo. Il più grave scandalo finanziario italiano ha travolto la Fondazione MPS e messo a rischio la stabilità del Monte dei Paschi, salvato solo da un oneroso prestito statale. Poiché, in particolare negli ultimi 15 anni, un intero sistema era stato modellato sulle risorse erogate dalla Fondazione e dal gruppo MPS, dobbiamo rapidamente riposizionare il nostro modo di vivere e di lavorare puntando sulle eccellenze e sul talento del nostro popolo, smettendo di attribuire incarichi per fedeltà di partito o di gruppo».
Inizia così l’appello che Bruno Valentini fa ai senesi per andare a votare, e scegliere il suo nome, domani (20 aprile) alle primarie del Pd per la scelta del sindaco di Siena.
«Ho riscontrato che molti cittadini sono disposti a votare ancora per il PD e per il centrosinistra solo a condizione che si intenda rinnovarci davvero, cambiando musica e suonatori. È per questo che Alessandro Mugnaioli, che è stato prima invischiato nell’amministrazione Cenni e poi fedele sostenitore dell’indagato Franco Ceccuzzi, non può rappresentare la novità che serve per dimostrare che vogliamo lasciarci alle spalle la politica che ha dato la delega in bianco a Mussari, che ha indebitato oltre ogni prudenza il Comune, che ha ingaggiato una rovinosa guerra di potere interna al PD causando il periodo nero del commissariamento».
«Già a fine 2012, con le primarie Renzi-Bersani, fu evidente che i senesi non si fidavano più dell’apparato del Partito Democratico e che reclamavano facce nuove ed una politica innovatrice. Per mesi si è cercato di impedirmi di partecipare alle primarie, perché si temeva che la società conquistasse col libero voto la possibilità di candidare una persona come me, amministratore esperto e dirigente del PD, che non faceva però parte della ristretta cerchia degli yes men dell’uomo forte del Pd senese, Franco Ceccuzzi. Grazie all’entusiasmo ed al sostegno di un vasto gruppo di uomini e donne che hanno creduto nella mia attitudine a fare il sindaco di Siena, abbiamo incontrato molti cittadini e costruito un programma che vuole far ripartire l’economia ed il lavoro, risanare il bilancio comunale ed alleviare le tasse».
«Siena adesso ha bisogno di un sindaco che le restituisca credibilità in Italia ed all’estero, costituendo un sicuro riferimento per tutti i problemi lasciati dalle precedenti amministrazioni ed aggravati dalla crisi. Nei numerosi dibattiti a cui ho partecipato, Mugnaioli ha fatto l’elenco della spesa delle questioni irrisolte, assicurando di fare quello che finora le amministrazioni a cui ha partecipato non hanno fatto, nonostante le tante promesse. Siena è disseminata di progetti incompiuti (come il Santa Maria della Scala), di opere faraoniche inutilizzate (come il Museo dell’Acqua alle Fonti di Pescaia, oppure l’ippodromo di Pian delle Fornaci), di palazzi pubblici vuoti, di strade dissestate, di quartieri tralasciati, di impianti sportivi incompleti (come a Taverne d’Arbia), di eccessi edilizi, di attività culturali in regresso, di cinema chiusi, ecc».
«Ciò nonostante Siena rimane una città bellissima, vivibile e densa di tradizioni e tesori che vanno valorizzati. Può essere una città accogliente ed attraente, prima di tutto per i propri cittadini ma anche per studenti, turisti ed investitori, generando risorse che serviranno per dare lavoro ai giovani, per mantenere il patrimonio architettonico ed artistico e per garantire servizi sociali che altrimenti sarebbero a rischio. Solo scegliendo me alle primarie, il Pd ed il centrosinistra allargheranno i propri consensi aumentando la probabilità di mantenere il sindaco, che altrimenti potremmo perdere a vantaggio di chi ci accuserà di continuità con la classe dirigente che ha fallito, tradendo il nostro passato di buona amministrazione e rubando il futuro ai nostri ragazzi».