![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2016/11/brunovalentini.jpg)
SIENA. (a. m.) Nelle future nomine che farà la Fondazione per la deputazione generale “voglio avere il massimo di certezza possibile che le persone, a differenza di quelle che ci sono ora, siano più rispettose degli indirizzi che vengono dall’amministrazione comunale”. Lo ha detto il sindaco di Siena Bruno Valentini, a margine della inaugurazione della mostra Medicina e Shoah questa mattina.
“Perché, pur rispettando il fatto che loro non hanno un vincolo di mandato, per statuto – ha sottolineato – vorrei che seguisero di più non gli indirizzi personali del sindaco ma gli indirizzi politici dell’amministrazione sul fatto che la Fondazione deve, e lo deve fare velocemente, rendersi utile per la città. Devo dire – ha precisato Valentini – che da pochi giorni hanno fatto un atto importante, quello di darci un contributo da 80 mila euro per la realizzazione dell’impianto di climatizzazione del Santa Maria della Scala, indispensabile per accogliere opere importanti che vengono da altri musei. Vedo che cominciano a darsi da fare secondo quella che è la loro missione”.
E sulla posizione del presidente della Fondazione Marcello Clarich, nei confronti del quale non sono mancate critiche negli ultimi tempi, Valentini ha aggiunto. “Lui scade tra un anno e mezzo. Per cambiarlo dovrebbe essere lui che lo decide o ci dovrebbe essere una sfiducia da parte della deputazione generale. Spero che ci sia una progressiva e migliore convergenza con gli interessi della città per rendere più produttiva l’attività della Fondazione, perché non può più limitarsi ad amministrare in modo sterile o notarile le risorse che hanno. Credo – ha puntualizzato il sindaco – che sia in atto un ripensamento positivo. Li aspetto al varco cioè che si rendano conto che il bilancio della Fondazione alla fine lo si fa rispetto alle cose concrete che hanno realizzato. Mi pare che si stiamo rendendo conto, ed è loro interesse, che devono cercare mettere insieme più cose di quelle che hanno fatto. Certo hanno avuto vari problemi mentre le risorse sono molte meno. Mi risulta informalmente che finalmente il bilancio di esercizio della Fondazione si chiuderà nel 2016 con un utile e il loro dovere istituzionale e morale è che questi soldi vengano spesi poco per il funzionamento dell’ente, trasferendo risorse allo sviluppo economico sociale e e occupazionale della nostra Siena”.