"Solo una fase di passaggio verso la nuova forma"
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SIENA. Vorrei chiarire alcuni aspetti sul complesso del Santa Maria della Scala, realtà strategica per le politiche culturali di Siena e per la Candidatura a Capitale Europea della Cultura. Su alcuni mezzi stampa è stata riportata un’interpretazione disinvolta di alcune mie dichiarazioni; capisco la necessità dei giornali di costruire notizie finalizzate a creare risonanza, ma su questi temi bisognerebbe avere il buon senso di essere precisi.
Innanzitutto stiamo lavorando per evitare in tutti i modi di far rimanere chiuso il Complesso anche solo per un giorno: abbiamo però un percorso su cui il Consiglio Comunale ci impegna. Stiamo infatti concretizzando il progetto per il rilancio del Santa Maria della Scala secondo un preciso piano attuativo, sulla base delle linee di indirizzo approvate a fine luglio: questo comporta l’impostazione di una forma di governance che preveda la costituzione di un soggetto autonomo con proprio bilancio e propria struttura organizzativa, di cui dovranno far parte soci fondatori e sostenitori sia pubblici che privati, ferma restando l’esclusiva proprietà pubblica del Santa Maria della Scala. Inoltre, il Consiglio ha impegnato il Sindaco e la Giunta a pubblicare un bando a evidenza internazionale per l’individuazione del Direttore, a stimolare la nascita di un’associazione tra partner privati e la costituzione di un Consiglio scientifico autonomo con membri nominati sia da soci pubblici che privati.
Tutto ciò comporta una vera e propria articolata “rivoluzione”, che potrebbe anche contemplare un’eventuale breve fase di passaggio nei mesi di gennaio e febbraio, durante i quali la visita del complesso sarà comunque sempre possibile. In altre parole, “l’interruttore della luce” al Santa Maria della Scala non sarà mai spento. In questi mesi la nuova realtà potrà prendere agevolmente corpo e il Santa Maria della Scala potrà ripartire ancora più efficiente e attrattivo nella sua unica identità culturale
Mai come in quest’ultimo anno il Santa Maria della Scala è stato aperto con un orario così ampio, grazie agli investimenti e alla progettualità dell’Amministrazione: tutti i giorni, senza chiusura, con orario 10.30-18.30. In più abbiamo finalmente inaugurato la nuova ala del Museo dedicata alla storia della città, abbiamo riaperto l’ingresso storico e allestito una nuove efficiente biglietteria, abbiamo riorganizzato tutta la segnaletica, e offerto il nuovo servizio di caffetteria.
Per quanto riguarda, invece, le notizie riportate sempre su un articolo uscito oggi sulla carta stampata in merito all’Ufficio Turistico da aprire alla stazione, c’è un evidente carenza di informazioni: alla Stazione Ferroviaria è infatti già pienamente operativo un ufficio turistico e proprio grazie ad un progetto realizzato dall’attuale Amministrazione, sulla quale, con le nuove Province, ricadrà interamente l’onere di gestire gli uffici turistici.
Nel frattempo al Santa Maria della Scala stiamo lavorando ad un’interessante mostra per il periodo natalizio, promossa insieme alla Regione; sarà intitolata “IL CORPO E L’ANIMA. I luoghi e le opere della cura ospedaliera in Toscana dal XV al XVIII secolo”, e ricostruirà con modalità innovative la lunga e complessa storia della sanità toscana. Saranno esposte opere rilievo storico-artistico provenienti da ospedali come il Santa Maria Nuova, San Giovanni di Dio e l’Istituto degli Innocenti di Firenze, come il Misericordia e Dolce di Prato, il Santa Chiara di Pisa e l’ospedale del Ceppo di Pistoia, e come lo stesso Santa Maria della Scala di Siena, scrigno inesauribile di tesori.