"C'era anche chi era nella vecchia classe dirigente"
SIENA. Abbiamo seguito con doveroso rispetto l’iniziativa della marcia che ieri ha sfilato per la città con alcune centinaia di persone, in larga parte legate alle forze politiche di opposizione, con un arco estremamente variegato di posizioni che vanno dalla destra alla sinistra radicale, dalla Lega Nord al Movimento 5 stelle per arrivare alle liste civiche. In sostanza, forze politiche eterogenee che non potrebbero mai congiungersi fra loro in una proposta credibile di governo, temporaneamente accomunate da una generica attestazione d’amore per Siena.
In realtà la manifestazione è stata, per molti versi, comprensibile alla luce dei disastri e delle vicende giudiziarie di Banca MPS e Fondazione, conseguenza di una politica (da sinistra a destra, anche se con pesi e responsabilità diverse) intenta soprattutto ad occuparsi di potere e spartizioni. Tuttavia in quella marcia, purtroppo, c’erano anche tanti personaggi che sono stati parte di quel Sistema da cui oggi prendono ipocritamente le distanze.
Questa Amministrazione Comunale è nata in seguito ad una rottura con le politiche del passato, e fin da subito si è impegnata su programmi e azioni utili a far recuperare credibilità istituzionale, innovazione sociale e culturale, puntando a rendere più competitiva e moderna la città.
Siamo stati eletti per governare e questo faremo, proteste o no, perché Siena non può essere impantanata in una eterna contrapposizione da campagna elettorale, pur rispettando libertà di opinione e di iniziativa politica. Questi 17 mesi sono stati difficilissimi, dentro e fuori il Comune, ma non ci siamo limitati a lamentarci. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato giorno dopo giorno di ritrovare stabilità, serenità e progettualità. Prima di tutto ricostruendo ordine nella situazione finanziaria del Comune dopo il terribile anno del commissariamento, per essere un punto di riferimento della comunità e della Provincia. Abbiamo aggredito l’indebitamento e avviato un percorso di forte recupero di produttività della macchina comunale mantenendo tutti i servizi essenziali. E’ di pochi giorni fa il via libera della Corte dei Conti sull’avviato risanamento del bilancio comunale. Abbiamo partecipato a tutti i bandi pubblici possibili inseguendo, in mezzo ad un diffuso scetticismo, anche il sogno di vincere il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura, arrivando ad un pelo dal risultato. Con quel percorso abbiamo guadagnato un tale spessore progettuale grazie al quale potremo stipulare un accordo di programma con la Regione per attivare politiche culturali importantissime per noi e per la Toscana.
L’obiettivo è quello di creare le necessarie compensazioni per colmare il vuoto di ricchezza e lavoro che, almeno in parte, verrà lasciato dal ridimensionamento del peso economico rappresentato da Banca MPS, anche se faremo di tutto perché la Banca resti radicata nel suo territorio storico. E’ il caso, ad esempio, delle potenzialità di Fruendo, un’azienda con sede a Siena, che occupa più di mille dipendenti, che auspichiamo possa svilupparsi in campo nazionale nel settore dei sistemi di pagamento. Sulle vicende di Banca MPS la posizione dell’Amministrazione è stata chiara e netta, sostenendone gli sforzi per uscire dalla crisi ma criticando la lentezza o l’incertezza dell’azione di rilancio. Si apre comunque un’epoca nuova, successiva alla grande crisi del Monte dei Paschi, che comporta uno storico riposizionamento strategico di Siena e della sua Provincia riportandole in Toscana, dopo anni di reciproca indifferenza perché il nostro ruolo ed il nostro futuro è proprio lì. Essere un polo regionale, e per alcuni aspetti nazionale, di ambiziose politiche culturali, turistiche, di eccellenze universitarie, di ricerca scientifica, di investimenti nella sanità pubblica, di biotecnologie. Guai a noi se ci chiudessimo nel rancore e nel rimpianto.
Apriremo nuove pagine nella storia amministrativa ed economica della città. Intendiamo far ripartire lo sviluppo edilizio, seppur fatto in prevalenza di piccoli interventi e di recupero dell’esistente, anche semplificando la normativa. Intendiamo incentivare il turismo di qualità e già registriamo incrementi nei flussi. Sosterremo il valore e la crescita delle nostre due Università, che sono già protagoniste di un grande rilancio. Sta partendo un’opera di forte innovazione delle reti tecnologiche della città, che è alla base di qualsivoglia idea e progetto di sviluppo di uno spazio urbano moderno. Se si vorrà contribuire a dare una chance al nostro territorio saremo disponibili ad ascoltare. Mentre le offese, le denigrazioni vuote e livorose, oppure le recriminazioni opportunistiche di chi lamenta soltanto per un posto al sole non ricevuto, ci scivoleranno addosso. Basta, soprattutto, confondere noi, che lavoriamo per far uscire Siena dal pantano, con le storie e con le persone incapaci e senza scrupoli che in questo fango l’hanno condotta o fatta scivolare negli anni passati.
Bruno Valentini e Fulvio Mancuso