di Augusto Mattioli
SIENA. Pd ancora in alto mare sul candidato sindaco alle amministrative di Siena città. Due le ipotesi sui tempi darrivare alla candidatura ufficiale del Pd: decidere prima delle elezioni politiche del 4 marzo per evitare di andare per le lunghe. O rinviare a dopo, in attesa del risultato delle politiche, magari per vedere come va.
Se andasse male anche a Siena però si aprirebbe prevedibilmente una fase di polemica interna molto forte, più forte forse di quella attuale, per cui non sarebbe “un boccone da ghiotti” riuscire prendere una decisione condivisa. Il sindaco Valentini comunque, lo ha detto in vari modi, è intenzionato presentarsi per correre per il secondo mandato nel rispetto delle regole del suo partito, una parte del quale peraltro non lo vuole. Vedi il consigliere regionale Stefano Scaramelli o il gruppo che fa capo all’associazione Confronti.
Quando si chiede ai vertici senesi del Pd qualche indicazione su come si muoveranno, le risposte sono quasi piccate, di sufficienza. Come se una decisione del genere sul sindaco del capoluogo fosse qualcosa di privato. In ogni caso bisognerebbe che i contrari alla conferma del sindaco e i favorevoli facessero conoscere la loro opinione. Magari dando un giudizio di merito sull’azione di governo di Valentini. La cui testardaggine a quanto pare sembra piacere anche ad ambienti lontani dal partito democratico.
Che se continua a litigare come sta ancora facendo rischia davvero di perdere il Comune.