"Senza attestazione di regolarità versare 1,2 milioni è danno erariale"
SIENA. Ho inoltrato al Segretario Generale, al responsabile del servizio di supporto al Consiglio Comunale ed all’Ufficio Tecnico del Comune di Siena una richiesta di accesso agli atti relativamente alla recente deliberazione di pagamento di oltre 1,2 ml di euro alla società Intesa. Come ho già argomentato, la delibera approvata dal Consiglio Comunale mancava di elementi essenziali per valutare la legittimità e la congruità della richiesta di Intesa su presunti arretrati relativi al periodo in cui ha gestito ed investito sulla rete della pubblica illuminazione comunale . Ciò che manca, ma che l’assessore Fazzi ha detto di avere senza però metterlo a disposizione dei consiglieri comunali, è la certificazione di regolarità da parte dell’Ufficio Tecnico, che almeno fino al 24 giugno 2018 non ha mai fornito, nè sostanzialmente nè formalmente. E’ paradossale che si debbano richiedere attraverso questa procedura straordinaria documenti che i consiglieri (ma anche i cittadini) avrebbero dovuto poter consultare prima della decisione di impiegare ben 1,2 ml di euro, distogliendoli da altri possibili utilizzi per opere pubbliche od altre utilità. Senza questa attestazione, si compirebbe un grave danno erariale, pagando quanto non dovuto o comunque più di quanto dovuto. A questo punto il Comune avrebbe un mese di tempo per fornire i documenti richiesti, ma vista l’importanza della questione, auspico che la risposta sia più celere, diversamente da altre richieste che attendono da oltre due mesi, per le quali mi sono dovuto rivolgere al Difensore Civico Regionale.