Il documento presentato ieri (6 maggio), nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza dei cinque candidati sindaci, si colloca nell’ambito del percorso di collaborazione e di strategie integrate promosse in questi anni a livello di area in Valdelsa. Al centro della premessa, la progettazione urbanistica, l'economia, il commercio, le politiche turistiche, il ruolo della Valdelsa nei confronti della Provincia, le infrastrutture e i servizi.
L’esempio del Piuss
Il modello di progettazione integrata del Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (PIUSS) adottato dai comuni di Colle e di Poggibonsi, può rappresentare una modalità di confronto tra i Comuni per attrarre nuove risorse, elaborare progetti e individuare risposte avanzate e condivise fino ad una auspicabile maggiore omogeneità degli strumenti urbanistici.
Economia
“La localizzazione nella zona industriale di Poggibonsi di Siena Nanotech deliberata dalla Fondazione Mps – si legge nella premessa – è un passo importante in questo percorso cosi come il rafforzamento del Polo Universitario Colligiano. Una maggiore centralità deve assumere il dibattito sul distretto delle “Energie Rinnovabili” dove la Valdelsa può giocare un ruolo significativo.
“Il nostro territorio – si legge nel documento – è caratterizzato dalla presenza geotermica a Radicondoli che negli anni passati è stata forse un po’ troppo trascurata e il cui sfruttamento è stato demandato al gestore non sempre attento ad un uso corretto. In questa ottica è necessaria anche una riconsiderazione sulle aree di insediamento produttivo per consentirne una razionalizzazione e affinché incentivino gli investimenti, anche previsti in un’area più ampia, per riconvertire anziché consumare nuovo territorio”.
Turismo
“Anche l'economia turistica, che rappresenta buona parte del Pil valdelsano – continua il documento – rischia di stagnare o decrescere: per questo occorre una strategia mirata di marketing territoriale incentrata su San Gimignano, vero “scrigno” turistico dell’area. Da qui occorre lanciare una serie di azioni per la valorizzazione delle eccellenze diffuse sul territorio, quali il paesaggio, l’ambiente, il cristallo, la Francigena, i poli commerciali di Colle e Poggibonsi, la peculiarità della geotermia. Fondamentale, anche in questo settore, sarà l’attenzione a livello provinciale sul potenziale turistico della nostra area. A tale proposito potremmo ipotizzare l’idea di un punto di informazione turistica Valdelsa a San Gimignano, che dovrà essere anche una vera e propria "impresa di servizi turistici" per valorizzare il territorio”. “Per noi – continua il documento – valorizzazione significa mettere in rete il nostro patrimonio, renderlo fruibile. Sta in questo quadro la costruzione di una rete di mobilità dolce, che unisca piste ciclabili, viabilità secondarie e di campagna, sentieristica, in modo da collegare anche fisicamente i luoghi, valorizzando anche quella forma di turismo lento che sempre più oggi caratterizza la domanda”.
Commercio
“Centrale – si legge nella premessa comune dei sindaci valdelsani – è anche il tema della rivitalizzazione delle rete distributiva dei centri storici e dei Centri commerciali naturali. Il nostro obiettivo sarà rendere attivo e effettivo il ruolo dei Ccn, promuovendo e riqualificando le attività commerciali dei centri storici e completare quell’azione di messa in rete tutti i Ccn dei Comuni della Valdelsa. Queste forme di collaborazione potranno, poi, concretizzarsi anche in azioni di risparmio verso gli esercenti (contratti cumulativi per utenze elettriche ecc..), importanti in un momento di crisi economica come quella attuale. Sarebbe, inoltre, importante mettere in collegamento i Ccn anche ai centri commerciali posti nelle periferie garantendo mobilità da e verso i centri storici”.
Infrastrutture
“Per quanto riguarda le infrastrutture – si legge ancora nel documento – la nostra area ha bisogno di un impulso decisivo nell’ammodernamento delle stesse. Primi tra tutti, e ormai irrimandabili, la messa in sicurezza della superstrada Siena – Firenze, e la velocizzazione della tratta ferroviaria verso Firenze. Di particolare importanza, inoltre, sono i collegamenti con la costa e l’adeguamento della S.R. 68, nel tratto Colle Val d’Elsa – Volterra e la 429, la circonvallazione di Staggia e il collegamento della zona industriale di Castellina Scalo con la Siena-Firenze. Queste sono le priorità assolute non solo di questa area. Da tali infrastrutture passa, infatti, la possibilità per la nostra provincia di collegarsi da una parte all’alta velocità e all’alta capacità ferroviaria e dall’altra al sistema portuale regionale”.
La Valdelsa e la Provincia di Siena
“La Valdelsa – continua il documento – vuole essere un interlocutore attivo verso la Provincia, portando nella discussione temi che spesso sono rimasti sotto traccia in questi anni e che invece dovranno diventare centrali nel progetto che stiamo costruendo. Il nostro territorio è da anni impegnato in una attenta analisi dei propri servizi e nella persecuzione dei massimi standard di prestazione. Questo nuovo assetto istituzionale deve essere accompagnato da una riflessione sugli assetti societari delle varie società che operano nel campo dei servizi pubblici locali. Importante dovrà essere anche il monitoraggio della qualità dei servizi erogati attraverso la possibile creazione di un vero e forte osservatorio provinciale che ne valuti efficacia, efficienza ed economicità”.
Servizi e politiche di area
“La Valdelsa – si legge nella premessa – ha rappresentato, da sempre, uno dei motori di sviluppo e di innovazione della nostra provincia. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da progressivi tagli dello stato centrale, e da politiche sempre più tese ad un irrigidimento/contenimento della capacità di spesa degli enti locali a prescindere dalla loro reale situazione socioeconomica. Di fronte a questa prospettiva i Comuni della Valdelsa hanno cercato di dare risposte ai cittadini in termini di efficienza attraverso un coordinamento progressivo di vari servizi: la Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa, la Società della salute, la difesa civica, la Protezione civile, la gestione integrata rete mobilità dolce, il Parco fluviale Elsa e il coordinamento dei Centri commerciali naturali”.
“Per giungere – continua il documento – a una effettiva integrazione e concertazione dello sviluppo dei vari territori risulta fondamentale la condivisione di una maggiore sinergia. Questo permetterebbe di vedere la Valdelsa come una unica città, o meglio una città di città, di storie e peculiarità diverse ma contigue e complementari. Le politiche di area che necessitano di maggiore omogeneità sono sul fronte delle politiche culturali, tariffarie, ambientali, della mobilità, abitative, nello sviluppo urbanistico, nel marketing territoriale, nella sicurezza urbana e nell’estensione a livello di area di altri servizi amministrativi e dell’Azienda Speciale Multiservizi, che gestisce le farmacie comunali, i cimiteri, i parcheggi e le mense a Colle di Val d’Elsa”.