L'assessorato alla Mobilità chiamato a rivedere le aree di sosta in centro
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SIENA. Da Uniti per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“L’assessore Maggi non provi a fare il giochino di mettere l’uno contro l’altro i proprietari di auto, possessori dei bollini, nel Centro storico di Siena ed i proprietari delle due ruote. Non si tolgano gli stalli auto per le automobili dei residenti per creare, millantando una sedicente “razionalizzazione”, quegli stalli – necessari, per carità – che dovrebbero servire ai residenti che pagano il bollino mensile per sostare (forse, se trovano posto) nei pressi della propria abitazione.
L’Assessorato alla Mobilità, che nei giorni scorsi ha riempito i parabrezza dei motorini di volantini per indicare dove parcheggiare i mezzi a due ruote, si dimentica che tra macchine elettriche e nuovi stalli per le due ruote, sostitutivi di quelli che esistevano in passato, i problemi per la sosta delle auto diventano ogni giorno sempre più insormontabili. Nonostante ciò, le contravvenzioni elevate dalla Polizia municipale aumentano ogni giorno, con una facilità a volte tanto incredibile quanto disarmante.
L’assessore Maggi – che vorrebbe mandarci “tutti a piedini”, con il famoso detto “dal passaggio al passeggio” – forse riuscirà nel proprio intento. Sta a noi cittadini senesi far capire a lui, a Mancuso, a Valentini ed al PD che uno a piedi o con i mezzi pubblici ci va se ci vuole andare e quando ci vuole andare. A tal proposito ci domandiamo: ma il professor Maggi al lavoro ogni giorno con quale mezzo ci va?
Allo stesso tempo, però, dobbiamo chiedere come mai in Piazza del Mercato continuano ad essere parcheggiati, anche nelle ore notturne e nei weekend, quando gli uffici sono chiusi, i mezzi di servizio del Comune, che dovrebbero riparare nell’autorimessa comunale e che, invece, rimangono ad occupare stalli che dovrebbero essere riservati ai residenti, persone che pagano il bollino.
All’Amministrazione comunale chiediamo una presa di posizione su questo argomento e, soprattutto, di sapere i Dirigenti preposti ai singoli servizi quali controlli esercitano per evitare il ripetersi di questa situazione a dir poco vergognosa”.