![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1288112997562.jpg)
di Alessandra Siotto
SIENA. Numerosi argomenti sono stati affrontati oggi (29 settembre) nel Consiglio Comunale cittadino. Alla ripresa pomeridiana della seduta, il presidente del Consiglio Piccini ha ricordato l'ex consigliere comunale e dirigente della Dc Francesco Lippiello, scomparso da poche ore.
Due interrogazioni, presentate dai gruppi di Alleanza Nazionale e Rifondazione Comunista, hanno riguardato la denuncia di un cittadino senese, costretto all'uso della sedia a rotelle, che ha incontrato numerose difficoltà nell'uso degli autobus urbani; la vicenda è stata oggetto anche di una interrogazione parlamentare il 6 luglio scorso. L'assessore Minuti ha risposto che “solamente il 51% dei bus urbani è provvisto di pedana e solo il 33% ha il pianale ribassato per consentire la salita; ogni nuovo mezzo acquistato risponde a questi standard; ma questo non argina l’assoluta scarsità di risorse destinate dalle leggi nazionali al rinnovo del parco mezzi”. “La problematica del trasporto pubblico per le persone disabili – ha affermato Minuti – è, purtroppo, conosciuta dall’azienda TRAIN; le pedane elettroniche presentano spesso dei problemi di malfunzionamento: il meccanismo elettronico che le fa funzionare, è molto sensibile alle scosse, alla sporcizia ai piccoli urti. L’azienda effettua una manutenzione costante, ma vista la particolare sensibilità del meccanismo, anche un controllo quotidiano sugli autobus non garantisce un corretto funzionamento. Ciò non giustifica l’inefficienza del servizio e per questo le aziende di trasporto pubblico stanno valutando l’opportunità di ripristinare a bordo dei bus la pedana azionabile manualmente”. “La struttura stessa della nostra città – ha aggiunto l'assessore – non rende particolarmente agevole la realizzazione di fermate attrezzate in modo opportuno. L’obiettivo rimane quello di garantire la mobilità per tutti i soggetti e in questa logica l’azienda crede che anche il servizio a chiamata possa essere una valida soluzione temporanea per il trasporto delle persone diversamente abili”.
Anche la situazione dell'ateneo senese è stata oggetto di una interrogazione (presentata dal gruppo di AN). Il sindaco Cenni ha risposto che “il tavolo interistituzionale ha prodotto diversi interventi e dopo la sua costituzione c'è stata una lunga fase per accertare il fabbisogno effettivo e l'esatto ammontare del debito universitario”. “Il tavolo – ha proseguito il primo cittadino – ha spinto per il piano di risanamento dell'Ateneo, che è stato aggiornato almeno 3 o 4 volte perchè deve andare di pari passo con l'entità del debito e sarà modificato a seconda delle varie manovre. Ci sono stati anche due momenti in cui si rischiava che i dipendenti dell'Università non avessero gli stipendi ed il tavolo si è attivato per risolvere questa situazione”. Il sindaco ha poi spiegato che “ l'università non può attivare un mutuo per pagare il debito, ma può attivarlo solo per investimenti; siamo, dunque, in attesa dell'autorizzazione del Ministero e attendiamo anche le decisioni della Regione Toscana sulle Scotte”. “Per quanto riguarda il policlinico – ha aggiunto Cenni – bisogna trovare una strada possibile. La Regione ha già erogato risorse in più all'università senese, mentre il governo ha dato quello che spettava, senza aggiunte”. “Sono sempre stato contrario al commissariamento – ha concluso il sindaco – perchè ritengo che una ipotesi di questo tipo non risponda all'idea di rilancio dell'Ateneo. Con il piano di risanamento, bisogna anche rilanciare l'università e la situazione sarà risolta quando il conto economico sarà in pareggio”.
Per quanto riguarda gli affari, è stato approvato (con 21 voti favorevoli e 7 contrari) un documento sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. Durante il dibattito, alcuni consiglieri hanno sottolineato la necessità di destinare maggiori investimenti alla cultura e sono stati fatti riferimenti alla candidatura di Siena a capitale della cultura. In particolare, Bandini (PdL) ha affermato che “dovremmo fare un'analisi sul turismo culturale e sul Santa Maria della Scala”, mentre per Iantorno (PRC) “bisogna fare investimenti diversi per attrarre più turisti; l'assessore alla cultura deve ammettere die essere incapace e deve riscattarsi nei prossimi mesi”. Secondo Piccini (Liste Civiche) “con la chiusura delle Papesse, le persone che lavoravano lì sono dovute andare via; si è distrutto un patrimonio culturale che era già presente”. L'assessore Bianchi ha replicato che “il calo del turismo è reale, non solo a Siena, ma per tutte le città d’arte; certo non basta, ci sono altre considerazione da fare, ma c’è anche questo; noi facciamo il nostro compito prioritario coordinando i flussi turistici”.
Nella seduta del Consiglio è stata poi discussa una mozione (presentata da AN) riguardo alla situazione di precarietà dei lavoratori del Santa Maria della Scala. Il sindaco Cenni ha chiarito che per quanto riguarda i capitolati di gara, “sono state seguite le procedure ed è stato applicato il protocollo, facendo tutti passaggi; nel capitolato, al di là delle normali cautele, abbiamo detto che chi lavorava in quel servizio, indicando nome e cognome, doveva essere assunto individualmente, dando garanzie in più”. “Evidentemente – ha detto Cenni – c’è un problema tra lavoratori e ditta e la situazione riguarda il Comune solo perché ha fatto il capitolato. La trattativa sindacale deve tener conto delle esigenze dell’amministrazione e risolvere il problema occupazionale. Sono già in corso soluzioni”. Durante la discussione sono stati presentati altri due documenti, uno da Rifondazione Comunista ed un altro da Pd e Riformisti. I documenti di Rifondazione e An sono stati respinti, mentre è stato approvato l'ordine del giorno della maggioranza. Nel documento, il Consiglio Comunale auspica l'apertura di un tavolo di trattativa sindacale per trovare una rapida soluzione della vertenza tra i lavoratori e la ditta aggiudicataria della gara, specificando che tale soluzione tenga conto delle oggettive esigenze dell'Amministrazione Comunale appaltante e delle lecite aspettative del personale precedentemente occupato riguardo la tenuta dei livelli occupazionali e retributivi.
Due interrogazioni, presentate dai gruppi di Alleanza Nazionale e Rifondazione Comunista, hanno riguardato la denuncia di un cittadino senese, costretto all'uso della sedia a rotelle, che ha incontrato numerose difficoltà nell'uso degli autobus urbani; la vicenda è stata oggetto anche di una interrogazione parlamentare il 6 luglio scorso. L'assessore Minuti ha risposto che “solamente il 51% dei bus urbani è provvisto di pedana e solo il 33% ha il pianale ribassato per consentire la salita; ogni nuovo mezzo acquistato risponde a questi standard; ma questo non argina l’assoluta scarsità di risorse destinate dalle leggi nazionali al rinnovo del parco mezzi”. “La problematica del trasporto pubblico per le persone disabili – ha affermato Minuti – è, purtroppo, conosciuta dall’azienda TRAIN; le pedane elettroniche presentano spesso dei problemi di malfunzionamento: il meccanismo elettronico che le fa funzionare, è molto sensibile alle scosse, alla sporcizia ai piccoli urti. L’azienda effettua una manutenzione costante, ma vista la particolare sensibilità del meccanismo, anche un controllo quotidiano sugli autobus non garantisce un corretto funzionamento. Ciò non giustifica l’inefficienza del servizio e per questo le aziende di trasporto pubblico stanno valutando l’opportunità di ripristinare a bordo dei bus la pedana azionabile manualmente”. “La struttura stessa della nostra città – ha aggiunto l'assessore – non rende particolarmente agevole la realizzazione di fermate attrezzate in modo opportuno. L’obiettivo rimane quello di garantire la mobilità per tutti i soggetti e in questa logica l’azienda crede che anche il servizio a chiamata possa essere una valida soluzione temporanea per il trasporto delle persone diversamente abili”.
Anche la situazione dell'ateneo senese è stata oggetto di una interrogazione (presentata dal gruppo di AN). Il sindaco Cenni ha risposto che “il tavolo interistituzionale ha prodotto diversi interventi e dopo la sua costituzione c'è stata una lunga fase per accertare il fabbisogno effettivo e l'esatto ammontare del debito universitario”. “Il tavolo – ha proseguito il primo cittadino – ha spinto per il piano di risanamento dell'Ateneo, che è stato aggiornato almeno 3 o 4 volte perchè deve andare di pari passo con l'entità del debito e sarà modificato a seconda delle varie manovre. Ci sono stati anche due momenti in cui si rischiava che i dipendenti dell'Università non avessero gli stipendi ed il tavolo si è attivato per risolvere questa situazione”. Il sindaco ha poi spiegato che “ l'università non può attivare un mutuo per pagare il debito, ma può attivarlo solo per investimenti; siamo, dunque, in attesa dell'autorizzazione del Ministero e attendiamo anche le decisioni della Regione Toscana sulle Scotte”. “Per quanto riguarda il policlinico – ha aggiunto Cenni – bisogna trovare una strada possibile. La Regione ha già erogato risorse in più all'università senese, mentre il governo ha dato quello che spettava, senza aggiunte”. “Sono sempre stato contrario al commissariamento – ha concluso il sindaco – perchè ritengo che una ipotesi di questo tipo non risponda all'idea di rilancio dell'Ateneo. Con il piano di risanamento, bisogna anche rilanciare l'università e la situazione sarà risolta quando il conto economico sarà in pareggio”.
Per quanto riguarda gli affari, è stato approvato (con 21 voti favorevoli e 7 contrari) un documento sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. Durante il dibattito, alcuni consiglieri hanno sottolineato la necessità di destinare maggiori investimenti alla cultura e sono stati fatti riferimenti alla candidatura di Siena a capitale della cultura. In particolare, Bandini (PdL) ha affermato che “dovremmo fare un'analisi sul turismo culturale e sul Santa Maria della Scala”, mentre per Iantorno (PRC) “bisogna fare investimenti diversi per attrarre più turisti; l'assessore alla cultura deve ammettere die essere incapace e deve riscattarsi nei prossimi mesi”. Secondo Piccini (Liste Civiche) “con la chiusura delle Papesse, le persone che lavoravano lì sono dovute andare via; si è distrutto un patrimonio culturale che era già presente”. L'assessore Bianchi ha replicato che “il calo del turismo è reale, non solo a Siena, ma per tutte le città d’arte; certo non basta, ci sono altre considerazione da fare, ma c’è anche questo; noi facciamo il nostro compito prioritario coordinando i flussi turistici”.
Nella seduta del Consiglio è stata poi discussa una mozione (presentata da AN) riguardo alla situazione di precarietà dei lavoratori del Santa Maria della Scala. Il sindaco Cenni ha chiarito che per quanto riguarda i capitolati di gara, “sono state seguite le procedure ed è stato applicato il protocollo, facendo tutti passaggi; nel capitolato, al di là delle normali cautele, abbiamo detto che chi lavorava in quel servizio, indicando nome e cognome, doveva essere assunto individualmente, dando garanzie in più”. “Evidentemente – ha detto Cenni – c’è un problema tra lavoratori e ditta e la situazione riguarda il Comune solo perché ha fatto il capitolato. La trattativa sindacale deve tener conto delle esigenze dell’amministrazione e risolvere il problema occupazionale. Sono già in corso soluzioni”. Durante la discussione sono stati presentati altri due documenti, uno da Rifondazione Comunista ed un altro da Pd e Riformisti. I documenti di Rifondazione e An sono stati respinti, mentre è stato approvato l'ordine del giorno della maggioranza. Nel documento, il Consiglio Comunale auspica l'apertura di un tavolo di trattativa sindacale per trovare una rapida soluzione della vertenza tra i lavoratori e la ditta aggiudicataria della gara, specificando che tale soluzione tenga conto delle oggettive esigenze dell'Amministrazione Comunale appaltante e delle lecite aspettative del personale precedentemente occupato riguardo la tenuta dei livelli occupazionali e retributivi.