"Ci auguriamo, però, che quello che è avvenuto alla Chianti Banca non sia, come invece si dice, causato dalle numerose acquisizioni che si sono verificate "
SIENA. Abbiamo appreso, da comunicati stampa diramati dall’istituto di credito, che “la situazione della banca non presenta comunque problematiche: il core Tier1 resta sopra il 10% nonostante un calo previsto del patrimonio netto attorno a 250 milioni da 330 a fine 2015. La banca ha avuto nel 2016 una raccolta di 3,1 miliardi e impieghi per 2,6 miliardi”. Crediamo che quanto successo all’istituto di Fontebecci sia molto meno grave, in quanto ad entità e peso, rispetto a quello che è avvenuto al Monte, dove la perdita è più grave per entità e peso percentuale (3,2 mld su 6 di patrimonio). Tornando a Chianti Banca, noi crediamo che la Banca di Monteriggioni sia solida e che sia necessario essere ottimisti. Ci auguriamo, però, che quello che è avvenuto alla Chianti Banca non sia, come invece si dice, causato dalle numerose acquisizioni che si sono verificate e ci auspichiamo che venga verificata la sussistenza di ingerenze politiche fiorentine, interessate a dare l’assalto alla vecchia CRAM. I politici pensino a fare il loro mestiere di amministratori del territorio, i banchieri pensino alle banche ed ai loro clienti.
Uniti per Siena