"Veramente difficile che si riesca a fare di peggio"
SIENA. Il ventilato arrivo di un nuovo Direttore Generale alla guida della nostra Banca sta destando una serie di reazioni, per lo più scomposte, tra i vari “attori” della triste debacle dell’Azienda.
Noi di Unità Sindacale, a differenza di molti altri, non abbiamo l’abitudine di sparare sentenze sulle persone PRIMA di averle viste all’opera, ma esprimiamo serenamente valutazioni su tutti coloro che, invece, all’opera abbiamo visto.
L’aver “bruciato” miliardi di euro con operazioni senza capo né coda, una gestione approssimativa perché priva di strategia, il deterioramento del rapporto fiduciario con i lavoratori e le lavoratrici (veri protagonisti da sempre del successo di questa Azienda), la decadenza del sistema meritocratico, il depauperamento del patrimonio immobiliare, hanno determinato la pessima performance della Banca negli ultimi anni con una riduzione del valore del titolo azionario di oltre il 90% rispetto al collocamento.
Di questo, finora, si è cercato di farne rispondere ai lavoratori ed alle lavoratrici con una netta diminuzione del salario complessivo percepito, mentre chi era complice di questa situazione ha goduto paradossalmente di premi e di considerazione (Top Manager…)
Ora, forse, qualche anima pura sta aprendo gli occhi e si sta finalmente rendendo conto di dove siamo arrivati e di come e perché ci siamo arrivati.
Attenzione però: va fatto un repulisti completo di TUTTA quella pletora di personaggi che nel male hanno gestito la Banca negli ultimi anni e di cui il Direttore Generale attuale è solo un componente e nemmeno il più importante.
Il nostro pensiero va alla Presidenza della Banca ed a quella della Fondazione, dimostratesi ampiamente inadeguate a guidare il terzo polo bancario del Paese. O c’è bisogno di farlo chiudere, il MPS, per capirlo??
Con questo, noi di Unità Sindacale, non sappiamo se chi sta arrivando ha le capacità per rimettere in piedi il Monte dei Paschi di Siena ma certo SARA’ VERAMENTE DIFFICILE CHE RIESCA A FARE DI PEGGIO e già questo costituisce un buon viatico per il suo ingresso.
E siamo anche convinti che la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici, degli azionisti, della cittadinanza senese la pensa esattamente come noi.
Rimaniamo quindi profondamente perplessi nel leggere i violenti attacchi che partono dai “fogli” delle altre organizzazioni sindacali, che sembrano preoccupate molto più della perdita degli “agganci” di cui hanno goduto finora che non del futuro dell’Azienda in cui lavoriamo. Quelle stesse organizzazioni, tra l’altro, che qualche anno fa salutavano- avallandole – operazioni disastrose dal punto di vista economico come un “grande successo” oppure con assordanti silenzi evitavano di commentare e prendere posizione, e che non più tardi di qualche settimana fa hanno prodotto un grande elogio dell’attuale dirigenza che ha destato grande ilarità tra tutti i dipendenti.
Vabbè, poco male, se c’è ancora qualcuno che crede nel Sindacato sa a chi rivolgersi…
LA SEGRETERIA
Noi di Unità Sindacale, a differenza di molti altri, non abbiamo l’abitudine di sparare sentenze sulle persone PRIMA di averle viste all’opera, ma esprimiamo serenamente valutazioni su tutti coloro che, invece, all’opera abbiamo visto.
L’aver “bruciato” miliardi di euro con operazioni senza capo né coda, una gestione approssimativa perché priva di strategia, il deterioramento del rapporto fiduciario con i lavoratori e le lavoratrici (veri protagonisti da sempre del successo di questa Azienda), la decadenza del sistema meritocratico, il depauperamento del patrimonio immobiliare, hanno determinato la pessima performance della Banca negli ultimi anni con una riduzione del valore del titolo azionario di oltre il 90% rispetto al collocamento.
Di questo, finora, si è cercato di farne rispondere ai lavoratori ed alle lavoratrici con una netta diminuzione del salario complessivo percepito, mentre chi era complice di questa situazione ha goduto paradossalmente di premi e di considerazione (Top Manager…)
Ora, forse, qualche anima pura sta aprendo gli occhi e si sta finalmente rendendo conto di dove siamo arrivati e di come e perché ci siamo arrivati.
Attenzione però: va fatto un repulisti completo di TUTTA quella pletora di personaggi che nel male hanno gestito la Banca negli ultimi anni e di cui il Direttore Generale attuale è solo un componente e nemmeno il più importante.
Il nostro pensiero va alla Presidenza della Banca ed a quella della Fondazione, dimostratesi ampiamente inadeguate a guidare il terzo polo bancario del Paese. O c’è bisogno di farlo chiudere, il MPS, per capirlo??
Con questo, noi di Unità Sindacale, non sappiamo se chi sta arrivando ha le capacità per rimettere in piedi il Monte dei Paschi di Siena ma certo SARA’ VERAMENTE DIFFICILE CHE RIESCA A FARE DI PEGGIO e già questo costituisce un buon viatico per il suo ingresso.
E siamo anche convinti che la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici, degli azionisti, della cittadinanza senese la pensa esattamente come noi.
Rimaniamo quindi profondamente perplessi nel leggere i violenti attacchi che partono dai “fogli” delle altre organizzazioni sindacali, che sembrano preoccupate molto più della perdita degli “agganci” di cui hanno goduto finora che non del futuro dell’Azienda in cui lavoriamo. Quelle stesse organizzazioni, tra l’altro, che qualche anno fa salutavano- avallandole – operazioni disastrose dal punto di vista economico come un “grande successo” oppure con assordanti silenzi evitavano di commentare e prendere posizione, e che non più tardi di qualche settimana fa hanno prodotto un grande elogio dell’attuale dirigenza che ha destato grande ilarità tra tutti i dipendenti.
Vabbè, poco male, se c’è ancora qualcuno che crede nel Sindacato sa a chi rivolgersi…
LA SEGRETERIA