Sindacati e dg hanno perlato del prossimo percorso della banca
“Ieri abbiamo avuto il primo incontro con il nuovo Direttore Generale Dr. Viola. La riunione non si è limitata alla pur doverosa e istituzionale presentazione reciproca, toccando argomenti di primario interesse.
Nel dichiararci il mandato ricevuto dal Presidente e dal CdA, il Dr Viola ha evidenziato con estrema chiarezza il percorso che ci attende nelle prossime settimane:
- risposta dell’Organo di Vigilanza al Progetto presentato anche dalla nostra Banca per ottemperare alle richieste EBA in materia di maggior patrimonializzazione. Da segnalare che nel Piano al vaglio della Banca d’Italia non è contemplato il ricorso ad un nuovo aumento di capitale (anche perché, questo lo diciamo noi, non sarebbe facile convincere gli attuali azionisti ad investire ulteriormente, figuriamoci poi il trovarne di nuovi)
- interventi correttivi sul vigente Piano Industriale per il raggiungimento di una redditività migliore e soprattutto stabile nel tempo. Quindi, nessun nuovo Piano Industriale al varo ma un più razionale riassetto di quanto già elaborato. Condividiamo quest’ipotesi, in quanto il problema non è fare un nuovo Piano Industriale ma farlo con una stretta correlazione tra obiettivi dichiarati e sviluppo pratico della strategia necessaria al loro raggiungimento.
Scendendo poi più sul personale, il Dr Viola ci ha illustrato le sue esperienze precedenti sottolineando come la sua formazione professionale sia soprattutto finanziaria, precisando che proprio per questo conosce gli effetti deleteri della cosiddetta “finanza creativa”.
In merito al rapporto con il Sindacato, l’esperienza maturata nel mondo delle Banche Popolari sicuramente costituisce di per sé un buon viatico che troverà comunque le necessarie verifiche nel proseguo delle relazioni sindacali (e questo, come noi di UNISIN abbiamo sempre detto, vale per tutti).
Non mancheranno certo i momenti, anche difficili, nei quali dimostrare compiutamente la ferma volontà di raggiungere gli obiettivi aziendali coniugandoli con le tutele dei lavoratori/trici, piuttosto che in barba a loro”.
(Foto Corrado De Serio)