L'associazione vuole "un rinnovo contrattuale fortemente flessibile e più leggero in termini di tutele"
ROMA. Nel corso del nuovo incontro sul rinnovo del CCNL sono pervenute – da parte datoriale – una prima serie di proposte ed idee riguardanti, in particolare, i capitoli Area Contrattuale e Inquadramenti che, sia pure ancora in fase embrionale, hanno preoccupato moltissimo la delegazione trattante di UNISIN ed hanno confermato la volontà di ABI – nonostante la dichiarata volontà di mantenere l’attuale struttura del Contratto Nazionale – di procedere invece verso un rinnovo contrattuale fortemente flessibile e più leggero in termini di tutele, area contrattuale e modelli inquadramentali.
ABI ha, in più occasioni, richiamato ancora l’attuale difficile situazione economica a supporto di tesi che vorrebbe proporre come innovative ma che per UNISIN sono da considerare, invece, legate ad un passato in cui i diritti dei lavoratori e le tutele contrattuali erano ancora da venire.
Per UNISIN non può essere presa in considerazione la possibilità di destrutturare o svuotare il CCNL a favore di una trattativa di secondo livello. Con la piattaforma di rinnovo contrattuale le Lavoratrici ed i Lavoratori del Credito hanno chiaramente chiesto alle rappresentanze sindacali un contratto che non solo confermi il livello di tutele esistente ma che preveda nuove e più pregnanti garanzie in funzione del nuovo e complesso scenario in cui sono oggi costretti ad operare.
Flessibilità e fungibilità sono – al contrario – state spesso evocate dalla controparte come aspetti da incrementare in maniera decisa per consentire alle Banche di affrontare quei cambiamenti che il “mercato richiede”.
UNISIN ha respinto con forza l’impostazione di ABI, invitando i banchieri a discutere dei contenuti e delle richieste presentate attraverso la piattaforma sindacale di rinnovo CCNL. Ha, quindi, invitato l’Associazione datoriale a cambiare una volta e per tutte percorso, prendendo in seria considerazione le proposte del Sindacato e confrontandosi, con volontà effettivamente costruttiva, su come promuovere concretamente l’attività delle Banche, nei settori tradizionali ed alla luce delle nuove e più strutturate esigenze della clientela di riferimento ovvero imprese, famiglie ed Enti.
Solo così sarà possibile uscire dalla crisi e solo così si bloccherà, una volta per tutte, la spirale perversa che scarica sul lavoro le inefficienze di un top management, quello si, probabilmente inadeguato rispetto alle esigenze di un mercato effettivamente diverso
La trattativa proseguirà nella giornata di domani.
Roma, 28 ottobre 2014 LA SEGRETERIA
ABI ha, in più occasioni, richiamato ancora l’attuale difficile situazione economica a supporto di tesi che vorrebbe proporre come innovative ma che per UNISIN sono da considerare, invece, legate ad un passato in cui i diritti dei lavoratori e le tutele contrattuali erano ancora da venire.
Per UNISIN non può essere presa in considerazione la possibilità di destrutturare o svuotare il CCNL a favore di una trattativa di secondo livello. Con la piattaforma di rinnovo contrattuale le Lavoratrici ed i Lavoratori del Credito hanno chiaramente chiesto alle rappresentanze sindacali un contratto che non solo confermi il livello di tutele esistente ma che preveda nuove e più pregnanti garanzie in funzione del nuovo e complesso scenario in cui sono oggi costretti ad operare.
Flessibilità e fungibilità sono – al contrario – state spesso evocate dalla controparte come aspetti da incrementare in maniera decisa per consentire alle Banche di affrontare quei cambiamenti che il “mercato richiede”.
UNISIN ha respinto con forza l’impostazione di ABI, invitando i banchieri a discutere dei contenuti e delle richieste presentate attraverso la piattaforma sindacale di rinnovo CCNL. Ha, quindi, invitato l’Associazione datoriale a cambiare una volta e per tutte percorso, prendendo in seria considerazione le proposte del Sindacato e confrontandosi, con volontà effettivamente costruttiva, su come promuovere concretamente l’attività delle Banche, nei settori tradizionali ed alla luce delle nuove e più strutturate esigenze della clientela di riferimento ovvero imprese, famiglie ed Enti.
Solo così sarà possibile uscire dalla crisi e solo così si bloccherà, una volta per tutte, la spirale perversa che scarica sul lavoro le inefficienze di un top management, quello si, probabilmente inadeguato rispetto alle esigenze di un mercato effettivamente diverso
La trattativa proseguirà nella giornata di domani.
Roma, 28 ottobre 2014 LA SEGRETERIA