"Lacrime s sangue solo per i lavoratori", dice il sindacato
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SIENA. Il Monte dei Paschi sta certamente vivendo il periodo più difficile della sua plurisecolare storia. E’ inutile ribadire di chi siano le responsabilità ma certamente queste non sono ascrivibili ai lavoratori ed alle lavoratrici della Banca.
In questo contesto difficilissimo e dagli esiti imprevedibili, il nuovo top management prende iniziative che assomigliano più agli show di Vanna Marchi che a quel che dovrebbe fare una azienda bancaria come la nostra. Si va da una nota marca di caffè in omaggio a chi porta nuovi clienti, alla trovata del Job Posting aziendale, al Contest “porta un cliente, trovi un tesoro”.
Tutte iniziative prese nella assoluta e totale discrezionalità aziendale e dalle quali, come Organizzazione Sindacale, ci dissociamo evidenziandone le eventuali ricadute negative sui colleghi che vi aderiscano.
In particolare, viene da chiedersi che senso può avere dare l’elemosina (perché di questo si tratta) a qualche lavoratore che porta clientela primaria nel mentre si fanno fare giornate di solidarietà, si esternalizzano lavoratori, non si paga lo straordinario ai Quadri Direttivi.
“Porta un cliente, trovi un tesoro” pare uno di quei concorsi che vengono organizzati da compagnie telefoniche o tv satellitari per accaparrarsi qualche nuovo cliente, ma i risultati, come dimostra anche l’ultima semestrale, ovviamente non sono esaltanti dato che SIAMO UNA BANCA, la più antica del mondo, e non un ingrosso di televisioni!!
Anche la trovata del Job Posting assomiglia a una di quelle simpatiche telefonate che quotidianamente riceviamo all’ora di cena con le proposte commerciali più svariate, proposte nelle quali l’unico elemento certo è che sono a rimessa per chi vi aderisce: il lavoratore è totalmente nelle mani della Banca che, da parte sua, nessun impegno si assume nei confronti del lavoratore.
Ci giungono anche voci, per ora non confermate, che configurerebbero un vero e proprio MOBBING nei confronti dei lavoratori, in particolare dei titolari di filiale, che subirebbero minacce esplicite perfino di licenziamento( ma noi non ci crediamo, ndr) ai sensi dell’ultima Legge Fornero.
Non stiamo neanche a ripetere i casi di malattia di tanti colleghi causate da stress da lavoro correlato che stanno emergendo all’interno della DAACA.
Noi riteniamo che la corda ormai sia sul punto di rompersi e che presto molte problematiche saranno all’attenzione degli organi giudiziari competenti e ciò succederà sia ad iniziativa dei singoli lavoratori sia a iniziativa delle Organizzazioni Sindacali.
La Banca sa già, per giurisprudenza consolidata, che queste cause è destinata a perderle tutte, una dopo l’altra; allora sarebbe tempo di un ravvedimento operoso da parte aziendale, di una riapertura del dialogo con TUTTE le OO.SS. per trovare le soluzioni (che ci sono!) ai problemi della Banca e a quelli dei lavoratori.
L’epoca delle lacrime e sangue (TUTTE E SOLO dei lavoratori) non funziona. Infatti, dopo ormai quasi 2 anni di cura Viola/Profumo, si perdono 350mln a semestre.
Il “tandem delle meraviglie” ha fallito, è l’ora di prenderne atto e di trovare altre strade.
LA SEGRETERIA UNISIN MPS
(foto di Corrado De Serio)