Il sindacato indisponibile ad accettare le proposte aziendali
SIENA. Da Unisin riceviamo e pubblichiamo.
“Nelle ultime ore il movimento sindacale nel Mps ha subito uno sconvolgimento assolutamente impensabile qualche tempo fa. Registriamo infatti che l’altro tavolo sindacale, molte volte unito nella distanza rispetto alle Nostre posizioni, ha perduto la sua compattezza. Registriamo inoltre, con soddisfazione, che la nostra assoluta intransigenza rispetto ad ogni possibile accordo relativo alle esternalizzazioni, e a qualsiasi possibile apertura verso una disdetta unilaterale del CIA ha determinato una riflessione da parte di altre Sigle.
L’Azienda ieri ci ha rappresentato solo verbalmente:
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una nuova proposta relativa al numero dei colleghi interessati alle esternalizzazioni (da 2.350 a 1.110) che presumibilmente riguarderà una parte delle lavorazioni attualmente svolte al Consorzio;
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per quanto riguarda gli esuberi la Banca ha proposto un esodo obbligatorio per coloro che hanno maturato i requisiti alla pensione AGO entro il 31.12.2012 e un fondo di sostegno al reddito volontario della durata massima di 60 mesi per coloro che matureranno il diritto alla pensione entro il 31.12.2017;
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una proposta molto onerosa per i colleghi consistente in una sospensione dell’attività lavorativa (contratti di solidarietà) per il finanziamento integrale del fondo di sostegno al reddito volontario di cui al punto precedente;
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una proposta di rinnovo del CIA che si contraddistingue per i semplici tagli lineari a diritti e stipendi.
Nel ribadire ancora una volta la nostra assoluta indisponibilità a trattare su queste basi invitiamo le Organizzazioni Sindacali – che hanno manifestato il disaccordo con le determinazioni aziendali al punto di distinguere le varie posizioni – a costituire un fronte comune per arginare la deriva intrapresa dalla Banca”.