"Mina alle fondamenta i principi del CCNL appena rinnovato"
“Secondo noi di UNITA’ SINDACALE BMPS, questo piano industriale non ha alcuna possibilità di realizzarsi, esattamente come quelli che lo hanno preceduto, ma se ne caratterizza per l’aggravante di fare macelleria sociale, dichiarando l’esubero di migliaia di posti di lavoro dietro ad ognuno dei quali c’è una famiglia. Tutto questo mentre la politica senese, PD in testa, ha disertato, fuggendo di fronte alle difficoltà e lasciando i lavoratori da soli a pagare il conto di un quinquennio folle, con i principali responsabili che si godono sotto il sole buonuscite milionarie o incarichi prestigosi.
Un piano industriale così aggressivo, che mina alle fondamenta i principi del CCNL appena rinnovato (che prevedeva addirittura il rientro nel perimetro della Banca di molte attività oggi in outsourcing) con l’oscena proposta di esternalizzare il non meglio precisato back office, secondo noi non può essere discusso a Siena: dovranno essere le Segreterie Nazionali e l’Abi a trattare insieme alle OO.SS di Banca MPS tutta la questione, perché questo folle progetto traccia una strada pericolosissima per tutti e 300.000 i lavoratori bancari con BMPS che fa da battistrada appunto alla macelleria sociale che si completa con le riduzioni di stipendio, i licenziamenti dei dirigenti, la chiusura di 400 sportelli.
Tutte queste lacrime e tutto questo sangue risulteranno perfettamente inutili al ritorno del controllo del Monte a Siena che è il vero obiettivo di questo folle piano industriale: tanti e tali sono i crediti incagliati, i prestiti da restituire, i prodotti ciofeca in mano ai clienti che il destino della Banca è segnato, e sarà fuori da Siena. Lo stesso Dream Team Viola/Profumo in passato laddove ha operato non ha dato buoni risultati.
Infine una considerazione: sarebbe davvero il colmo se la politica senese, che tanto ha danneggiato la Banca e adesso, per mano di sicari fatti venire da fuori, sta massacrando i lavoratori, tornasse, con i sacrifici di questi, di nuovo al timone della banca per ricominciare il vandalismo distruttivo.
Chiediamo quindi che la “questione Monte” sia trattata a livello nazionale, con la presenza delle OO.SS. di BMPS e le Segreterie Nazionali coinvolgendo l’ABI e il suo Presidente, principale responsabile, insieme alla politica senese, della attuale situazione.
Proponiamo da subito, inoltre, la mobilitazione del personale, l’utilizzo degli RLS per il controllo formale e sostanziale delle circa 3.000 dipendenze e delle centinaia di uffici, il rispetto letterale delle circolari da parte di tutti i colleghi, il coinvolgimento delle Prefetture per la questione “rapine” e sicurezza.
Da ultimo anche lo sciopero, da utilizzare con la massima parsimonia e cautela nei giorni e con le modalità che più possano danneggiare la controparte.
UNITA’ SINDACALE BMPS, ritenendo più che mai indispensabile l’unità di tutti i lavoratori e dando l’esempio per raggiungerla, PER IL MOMENTO non indirà azioni unilaterali, ma si riserva di concordarne con le altre Sigle purche’ siano in linea con i principi sopra enunciati.