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“I giorni trascorrono, verso la conclusione della procedura, gli incontri si susseguono e quanto precedentemente sostenuto da Unità Sindacale sta puntualmente, purtroppo, accadendo.
I colleghi ricorderanno che avevamo elaborato una proposta articolata, per la riduzione dei costi, al fine di trovare una alternativa alle esternalizzazioni. Bene, secondo noi l’Azienda non ha mai partecipato al tavolo tecnico con l’intenzione di prendere in considerazione una tale evenienza ed è per questo che, in mancanza di questa concreta volontà – oltre al fatto che non è stato chiarito come una Banca nella situazione del Monte Paschi possa tornare alla redditività implementando i ricavi- il Sindacato non può certo accettare una simile logica che non offre prospettive e garanzie per i lavoratori ma, altresì, risolve solo temporaneamente i problemi di questo o quell’altro azionista.
Ieri, infatti, è arrivata la conferma dei nostri sospetti: l’Azienda vuole le giornate di solidarietà oltre a procedere con le esternalizzazioni ( visto che per ora non ci sono contrordini)come da Piano Industriale e come confermato (se qualcuno aveva ancora dei dubbi) dalla recente intervista rilasciata dall’AD dott. Viola.
Nel corso dell’incontro l’Azienda ha dichiarato di voler intervenire rispetto ai seguenti punti:
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Alloggi del personale. Diminuzione e revisione dei contratti;
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Riduzione della mobilità. Maggiore attenzione circa il numero delle missioni, biglietti mezzi pubblici in seconda classe per tutti e maggiori controlli sui rimborsi;
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Auto. Diminuzione del numero e limiti all’utilizzo anche per le carte carburanti;
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Esodi. Almeno 800 uscite entro il 2015;
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Sospensione dell’attività lavorativa -senza stipendio- per circa 1 giorno e mezzo al mese. (una tantum, cioè per un anno)
A tutto questo, come detto, vanno aggiunte le esternalizzazioni!! (almeno così sembra…)
Cari Colleghi, la situazione che si sta concretizzando è INACCETTABILE.
Gli enormi sacrifici che vengono richiesti al personale sono ingiusti e profondamente sbagliati perché colpiscono l’unica risorsa in grado di dare un futuro al MPS: i suoi dipendenti.
Ma, evidentemente, il futuro della Banca ha per il nuovo management un diverso significato e non passa attraverso il rispetto dei diritti delle persone e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Dobbiamo reagire TUTTI INSIEME!!!
E’ questo lo spirito con cui affronteremo la prossima riunione prevista per martedì 11 settembre. Come al solito Vi terremo informati”.