Il sindacato intende presentare alla Provincia la preoccupazioni dei lavoratori
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SIENA. Di seguito pubblichiamo la lettera inviata al presidente della Provincia, Simone Bezzini, dalla segretaria di Unisin Mps con la richiesta di un incontro.
Egregio Presidente,
la scrivente Organizzazione Sindacale Aziendale, con la presente, viene a richiederLe un incontro per poterLe rappresentare le forti preoccupazioni derivanti dal Piano d’Impresa 2012-2015 e per esporLe nel dettaglio le difficoltà che attraversano le migliaia di lavoratori e lavoratrici del Gruppo MontePaschi.
Come illustrato dall’Azienda alla comunità finanziaria, il progetto in esame prevede, tra l’altro, la razionalizzazione della presenza territoriale (con la chiusura di 400 filiali nel territorio nazionale) e l’esternalizzazione delle attività di back office dal perimetro del Gruppo Bancario MPS, attraverso la cessione del ramo d’azienda a “fornitori selezionati”(circa 2.360 persone in totale). Relativamente a quest’ultimo aspetto, si evidenzia come gran parte delle attività e delle risorse umane interessate siano in carico al Consorzio Operativo di Gruppo MPS come distaccati. Il conferimento ad un “outsourcer” con relativo contratto di servizio potrebbe portare a future tensioni occupazionali qualora avvenga, a determinate condizioni, a favore di partners esterni alle attività bancarie tutelate dal Contratto Collettivo Nazionale di categoria.
Al riguardo, infatti, non sono ancora del tutto chiare le intenzioni dell’azienda, sia per l’individuazione delle lavorazioni da esternalizzare, sia per quanto riguarda il nome del fornitore, sia per quanto concerne le condizioni contrattuali in base alle quali realizzare detta cessione. Il tutto, peraltro, In evidente contrasto con l’ultimo Contratto Nazionale di Settore, siglato il 19 gennaio scorso, laddove si parla di “insourcing”,ovvero dell’impegno assunto dalle Banche di riportare nell’ambito del perimetro bancario attività in precedenza esternalizzate.
Anche la manifestata volontà di disdettare il Contratto Integrativo Aziendale, con la chiara finalità di pervenire ad un rinnovo decisamente peggiorativo sia in termini economici che normativi, dimostra come questo management sia avverso a considerare le risorse umane come il patrimonio principale di un’azienda.
La professionaliltà acquisita dai colleghi nelle esperienze maturate, spesso anche in precedenti realtà bancarie comunque storicamente legate al territorio e poi assorbite dal Gruppo Monte Paschi di Siena, viene evidentemente mortificata ingiustificatamente da queste iniziative.
Un’azienda che vuole uscire dalle difficoltà in cui si dibatte deve puntare alla redditività e non certo alla mera riduzione dei costi, peraltro praticata in maniera iniqua.
La nostra Organizzazione SIndacale, pertanto, assumerà tutte le iniziative necessarie alla migliore tutela dei colleghi tutti, auspicando l’apertura di un confronto serio e costruttivo con l’azienda ed altresì un impegno comune con le altre Organizzazioni Sindacali.
In attesa di Vs. cortese riscontro alla nostra richiesta, cogliamo l’occasione per porgerLe
Distinti saluti