Marignani (PdL) firma una proposta di legge in Regione
FIRENZE. Dare ai Comuni la possibilità di riservare a forze dell’ordine e forze armate una quota fino al 15% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica: è il senso dell’innovativa proposta di legge presentata oggi in Consiglio regionale dal Pdl, primo firmatario Claudio Marignani. «Ho pensato questa proposta di legge – spiega proprio Marignani – pensando alla realtà del Comune di Siena, ma immagino che anche nel resto del territorio regionale le esigenze siano le stesse. Allora, mi sono detto, perché non condensare questo bisogno di tutela espresso da chi appartiene a forze dell’ordine e forze armate in una proposta di legge regionale organica?» Detto fatto, ecco l’articolato che va a modificare la legge regionale esistente e risalente al 1996, ovvero la n. 96 intitolata Disciplina per l’assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
La proposta prodotta oggi da Marignani e dai suoi colleghi del gruppo Pdl consta di due articoli, il primo dei quali punta proprio all’inserimento di un nuovo comma (n.8) dopo il comma 7 dell’articolo 5 della legge del 1996. Il nuovo comma prevedrebbe che «I Comuni possono riservare agli appartenenti delle Forze dell’Ordine e Forze Armate una quota non superiore al 15% degli alloggi da assegnare annualmente nel territorio comunale, prescindendo dal possesso dei requisiti per l’assegnazione, ad eccezione delle titolarità dei diritti reali su beni immobili nel bacino d’utenza in cui appartiene il Comune che si avvale della facoltà di cui al presente comma. Il collocamento in congedo/quiescenza o in caso di decesso del dipendente appartenente alle Forze dell’Ordine e Forze Armate non comporta la perdita del diritto al mantenimento dell’alloggio a favore suo o della sua famiglia».
Non si tratta, spiega Marignani, di stabilire un trattamento di favore: «No di certo. Si tratta semmai di un riconoscimento di una specifica necessità di tali soggetti, in quanto il trasferimento secondo necessità di volta in volta previste dalla tipologia della loro attività lavorativa è parte integrante del loro vincolo di servizio. Peraltro, tale modifica alla legge regionale attualmente in vigore contribuirebbe anche a tutelare le famiglie, non di meno coinvolte dai frequenti trasferimenti di sede dei dipendenti delle forze dell’ordine e forze armate, i quali svolgono un servizio indispensabile per la collettività».