SIENA, Un presidio per dire no al “decreto salva – liste” è stato organizzato per domani (9 marzo) alle ore 17.30 davanti alla Prefettura, in Piazza del Duomo a Siena, da Sinistra Ecologia e Libertà; Partito democratico; Federazione della Sinistra e Italia dei Valori contro il provvedimento del Governo che ha provocato una rottura delle regole alla base della nostra democrazia.
“Le regole – si legge nella nota delle forze politiche che hanno convocato il presidio – non si cambiano durante lo svolgersi della partita e non è violentando le leggi che si tutelano i diritti. In democrazia regole e leggi non sono formalismi burocratici, ma parte sostanziale del sistema democratico stesso. Il decreto “salva (loro) liste” emanato dal Governo colpisce direttamente il cuore dei percorsi democratici, in nome di una presunta ‘sostanza democratica’, che in realtà è solo ed esclusivamente l’arbitrio del governo di centrodestra di disporre del potere a proprio uso e consumo, intervenendo ex post, per sanare le proprie incapacità le proprie inadempienze e i propri errori”.
“In passato – continua la nota – si era già verificato che alcune liste elettorali fossero escluse per non aver rispettato le regole, ma nessun governo aveva mai pensato di intervenire con provvedimenti retroattivi per correggere, con la forza, gli errori. Anche in occasione di queste elezioni regionali c’erano altre liste che sono state escluse, ma il centrodestra si è mosso solo quando la questione ha riguardato le sua liste. Il messaggio è devastante: chi ha il potere può fare ciò che vuole, autoassolversi, garantendosi l’impunità per i propri errori”.
“Le regole – si legge nella nota delle forze politiche che hanno convocato il presidio – non si cambiano durante lo svolgersi della partita e non è violentando le leggi che si tutelano i diritti. In democrazia regole e leggi non sono formalismi burocratici, ma parte sostanziale del sistema democratico stesso. Il decreto “salva (loro) liste” emanato dal Governo colpisce direttamente il cuore dei percorsi democratici, in nome di una presunta ‘sostanza democratica’, che in realtà è solo ed esclusivamente l’arbitrio del governo di centrodestra di disporre del potere a proprio uso e consumo, intervenendo ex post, per sanare le proprie incapacità le proprie inadempienze e i propri errori”.
“In passato – continua la nota – si era già verificato che alcune liste elettorali fossero escluse per non aver rispettato le regole, ma nessun governo aveva mai pensato di intervenire con provvedimenti retroattivi per correggere, con la forza, gli errori. Anche in occasione di queste elezioni regionali c’erano altre liste che sono state escluse, ma il centrodestra si è mosso solo quando la questione ha riguardato le sua liste. Il messaggio è devastante: chi ha il potere può fare ciò che vuole, autoassolversi, garantendosi l’impunità per i propri errori”.