SIENA. Le due sinistre sono state protagoniste del pomeriggio politico senese. I comunisti hanno presentato le loro strategie di comunicazione della campagna elettorale a Siena e provincia.
Sinistra e libertà ha puntato sul carisma di Nicky Vendola, presidente della Regione Puglia e uno degli esponenti più in vista della nuova formazione. I comunisti per bocca di Fiorino Iantorno hanno sottolineato la necessità di mantenere la propria identità con una campagna particolarmente aggressiva.
“Non bisogna vergognarsi di essere comunisti e anticapitalisti” ha detto Iantorno. Una strategia critica che in un manifesto che ricorda il gioco del Monopoli ma chiamato provinciopoli, prende di mira i partiti del centro destra, “a caccia di poltrone” ma anche il Pd con i partiti che sostengono la candidatura di Simone Bezzini (Sinistra e libertà, Riformisti e Italia dei valori che nel manifesto vengono definiti degli sgabelli). Ritoccato anche il manifesto del Pd che campeggia sui muri per dimostrare che votare Pd significa danneggiare l’ambiente. Accuse pesanti per la verità che certo alzeranno il livello dello scontro politico a sinistra.
Il secondo manifesto riprende una vecchia fotografia di una manifestazione del vecchio Partito comunista italiano proprio per sottolineare la diversità della formazione dei comunisti.
La manifestazione di Sinistra e Libertà in piazza Salimbeni con una buona partecipazione, (molti i giovani) ha toccato con Vendola temi nazionali. La situazione del lavoro, la crisi, le affermazioni di Berlusconi sui giudici e sul parlamento. Sulla crisi Vendola, prendendo spunto da una domanda sulla decisione della Whirlpool di mandare in casa integrazione da giugno 600 persone, ha detto “l’opera di mascheramento è stata sistematica. Non siamo mai stati informati di esserci entrati. Per dodici mesi si è detto che la crisi sarebbe giunta sostanzialmente ridimensionata e addomesticata, poi, improvvisamente, un giorno ci hanno detto che il peggio era passato. Tra il primo e il secondo tempo c’è una continuità – Che è il fatto che non vanno mai in scena i soggetti della crisi. Se si gira l’Italia scopriamo che in ogni distretto, in ogni provincia stanno saltando aziende, stanno saltando fabbriche”.
"Ma la comprensione della crisi è interdetta dal tg a reti unificate pubblico privato che domina la scena italiana”.
Sulle affermazioni di Berlusconi Vendola ha detto che ”la situazione è talmente seria che non ce la possiamo cavare innalzando il tasso della polemica politica. Per questo oggi ho scritto a tutti i partiti parlamentari ed estraparlamentari dell’opposizione perché convergano in questa iniziativa che metta a fuoco il punto in cui è giunta questa nuova notte della Repubblica”.
Secondo Vendola “siamo di fronte ad un attacco inusitato del potere esecutivo nella figura del premier ai due poteri che fanno da contrappeso. Il potere legislativo e il potere giudiziario che il premier vuole mettere sotto tutela. Stracciando la storia, i fondamenti della cultura liberale, del costituzionalismo moderno”.
Un giorno di "straordinaria sinistra" a Siena
di Augusto Mattioli